Jacquesson Cuvée n° 741, la sfida Chiquet

di Chiara Giovoni 27/07/18
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jean herve champagne jacquesson & fils

La Maison Jacquesson, con le Cuvée 700,  valorizza i non millesimati dando loro un numero progressivo che li lega alla vendemmia prevalente dell’assemblaggio.

Quando una Maison di Champagne ha uno stile interpretativo identitario, ogni vendemmia è un’occasione per affermarlo plasmando le caratteristiche dell’annata in una mediazione alchemica chiamata assemblage. È questa la parola più importante del mondo champenois ma i grandi appassionati e i collezionisti preferiscono dedicarsi alla ricerca della visione della Maison nelle annate straordinarie, attraverso gli champagne Vintage e le cuvée de prestige (spesso trascurando i non millesimati).

La Maison Jacquesson è riuscita a superare questa dicotomia con la Cuvée 700 attraverso la numerazione delle proprie cuvée non millesimate, un modo per renderle uniche e affermarne l’eccezionalità, piuttosto che la regolarità annata dopo annata. Utilizzando il numero progressivo che lega gli champagne alla vendemmia prevalente dell’assemblaggio, la Maison Jacquesson dichiara che il ruolo dei vini di riserva serve ad esaltare la complessità di un determinato millesimo.

La famiglia Chiquet ha acquistato la Maison nel 1974, ma la storia del nome Jacquesson ha origine nel 1798 a Châlons-en-Champagne. L’avventura delle Cuvée 700 per i fratelli Jean-Hervé e Laurent Chiquet è iniziata nel 2000: le sue caratteristiche sono le uve provenienti da vigneti Grand e Premier Cru, la vinificazione in legno, una maturazione di circa 4 anni sui lieviti (che diventano molti di più per le Cuvée 700 D.T. di cui viene rilasciato anche il Dégorgement Tardif) e un dosaggio Extra Brut (tra 1,5 g di 2,5 g / l). Del resto i fratelli Chiquet hanno avuto sempre l’obiettivo di fare “grandi vini” piuttosto che “grandi champagne”. E bisogna ammettere che ci sono riusciti, dato che le Cuvée 700 della Maison Jacquesson sono ormai un punto di riferimento per la produzione champenoise, perché l’idea che questo champagne esprime si è radicata ormai nella mente (e nel cuore) degli appassionati di bollicine.

La Cuvée n° 741 è basata per circa l’80% sulle uve della vendemmia 2013, una vendemmia tardiva dalle rese basse ma dalla buona qualità delle uve. Oltre 2/3 della produzione della Maison è rappresentata dalle Cuvée 700 e alcune di esse hanno anche un interessante potenziale di invecchiamento.

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