Filodivino, interessante new entry dei Castelli di Jesi

La giovane aziende Filodivino ha mostrato da subito uno stile fatto di precisione e austerità. Provare per credere il Castelli di Jesi Verdicchio Classico Riserva Dino 2015.

La storia non è più nuova, nemmeno nelle Marche: quella di un gruppo di amici imprenditori di successo che partono dalla città (in questo caso Milano), per andare a vivere in campagna (in questo caso San Marcello, castelli di Jesi), e mettersi a fare vino (in questo caso Verdicchio).

Quello che sorprende invece di Filodivino - al netto della bellezza del panorama e della struttura, che è anche ristorante e foresteria con spa annessa (per una volta dunque più Alto Adige che Toscana nell’ispirazione) - è la qualità proposta praticamente da subito.

I primi imbottigliamenti, risalenti al 2013, si sono dimostrati ottimi, con uno stile fatto di precisione e austerità, e hanno posto Filodivino tra le new entry più interessanti dei Castelli di Jesi, insieme a Pilandro, Vigna degli Estensi, Poderi Mattioli.

La riserva Dino era eccellente anche nella versione 2014 (più sugli idrocarburi), ma questa 2015, parimenti eccellente, sembra possedere più fiato. E soprattutto una possibilità di evoluzione in bottiglia più graduale.

L’azienda come dicevamo è molto bella, ma non facilissima da raggiungere: il navigatore è consigliabile (siete avvisati). Ma proprio per questo motivo è ideale per staccare un week end.

Castelli di Jesi Verdicchio Classico Riserva Dino 2015 

91/100 - € 22

Da uve verdicchio 100%. Affinamento in acciaio per 8 mese sulle fecce fini con malolattica svolta. Paglierino medio ma vivo, pulito e preciso al profumo, con canfora e fiori bianchi, il palato è asciutto e sciolto (due caratteristiche non scontate negli Jesi Riserva), allungato da un filo di sale. Peso medio. Il finale è profondo e modulato, con una nota di mandorla dolce di chiarezza impressionante.

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