Sbanco continua a sbancare la Capitale

di Iolanda Maggio 06/08/20
2018 |
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Sbanco Pizzeria Roma Le Pizze

Si esce da Sbanco, la pizzeria di Stefano Callegari, satolli, gongolanti e avendo speso una cifra quasi irrisoria per la quantità e la qualità dei piatti ordinati.

Quando a Roma dici farine, pizza o impasti lievitati, ti viene subito in mente lui, viso rubicondo, energia da vendere, innovatore, geniale e sempre “sul pezzo”, sì lui, Mr Trapizzino: Stefano Callegari.

Ebbene, l’inventore di quel fantastico triangolo di pizza bianca utilizzato come una tasca a contenere succulenti ripieni (partito da Roma e che sta mietendo successi anche in altre città italiane ma che da qualche tempo è approdato persino a New York), dopo Sforno nel 2005, 00100 e Tonda qualche anno dopo, nel 2016 apre Sbanco, in via Siria 1, nel quartiere San Giovanni, con Marco Pucciotti (altro nome noto del panorama gastronomico romano) e Giovanni Campari.

Ci sono stata di recente e si riconferma essere tra le pizzerie migliori della capitale, nella mia personale top 5 sicuramente. Il locale è semplice, in stile metropolitano, circa 200 coperti, un lungo bancone per le spine per una selezione di birre artigianali italiane, servizio attentissimo e veloce. 

Ma veniamo al menù, suddiviso in fritti e antipasti, una sezione dedicata ai mitici supplì e una per le crocchette, poi pizze bianche, pizze rosse, le speciali ma anche qualche secondo. Intanto vi suggerisco di fare un paio di giorni di rigorosa dieta prima di varcare la soglia di questa pizzeria perché l’imbarazzo della scelta vi porterà necessariamente a ordinare più del dovuto e certamente qui non parliamo di porzioni da modella e le calorie di ogni boccone sforano allegramente quelle consentite da un’alimentazione controllata, ma pazienza perché ne vale la pena con buona pace dei sensi di colpa.

Questa volta ho scelto per cominciare la Montanara: una pizzella fritta, tipica prelibatezza napoletana, che questa volta aveva come condimento un godurioso sugo di coda alla vaccinara e in questo connubio Roma/Napoli si battono il cinque. Ma non contenta, come dicevo prima, ho ordinato anche altri tre fritti per non farmi mancare niente: un perfetto supplì alla genovese, croccante e asciutto, e un suo “fratello”. Ho un debole per il ragù alla genovese napoletano, quello con lo spezzatino di carne fatto “pippiare” con le cipolle fino a diventare un cremoso condimento per gli ziti spezzati, pertanto questo supplì è stato un piccolo scorcio di paradisiaco sapore. Il secondo fritto scelto è stato la mortadella in carrozza e qui devo dire che ho tentennato perché, sì buono, ma davvero eccessivamente sostanzioso per il mio palato. Ha chiuso il tris (ah no, erano quattro ma pazienza) la crocchetta di patate classica che col suo gusto familiare, perfettamente eseguita, mi ha subito riportato sulla “retta via”.

La scelta delle pizze è ampia, fantasiosa e le materie prime utilizzate, va da sé, sono di primissima qualità: la Greenwich con fiordilatte, blue stilton e riduzione di vino Porto; la Frico e Friulano con fiordilatte, patate, cipolla rossa, montasio e vino friulano; la Cacio e Pepe con ghiaccio (a mantenere l’umidità necessaria per creare la cremina tipica della cacio e pepe), pecorino romano, pepe nero e olio extravergine; la Carbonara con rosso d’uovo, guanciale croccante e pecorino e altre ancora che variano seguendo la stagionalità degli ingredienti. Io però sono di quelli che la pizza è la Margherita. Difficilmente quando sono fuori per mangiare una pizza ordino qualcosa di diverso, perché la “vera mano” del pizzaiolo, la qualità dell'impasto, l’equilibrio degli ingredienti, si misura con la Margherita, così come per gli chef con la pasta al pomodoro. Perché è probabilmente più facile presentare un piatto fantasioso con tanti ingredienti, ma sfido a trovare uno chef che ti faccia una pasta al pomodoro da applausi. Qui la Margherita è buonissima, alla napoletana, col cornicione, ad essere pignoli forse appena un po’ troppo cotto in qualche punto questa volta, ma impasto, pomodoro e mozzarella, incluso il filo d’olio messo alla fine, perfettamente bilanciati.

Ho chiuso in dolcezza con una generosa fetta di cheesecake fatta in casa: delicata, cremosa e ben compatta la parte di formaggi freschi, sormontati da un topping al caramello salato. 

Si esce da Sbanco satolli, gongolanti e avendo speso una cifra quasi irrisoria per la quantità e la qualità dei piatti ordinati. Un approdo sicuro per mangiare una pizza che ha pochi rivali a Roma e dove è d’uopo diventare habitué.

 


Pizzeria Sbanco
Via Siria, 1 (Piazza Zama, San Giovanni)
Tel. +39 06 789318
https://sbanco.eatbu.com/
Facebookhttps://www.facebook.com/sbancoroma/
Instagramhttps://www.instagram.com/sbanco_roma/
Tripadvisor: Sbanco 
Menù:  Sbanco Pizzeria Roma Menù
Prenotazioni: Sbanco Pizzeria Prenotazioni
Aperto solo la sera dal martedì alla domenica
Chiuso il Lunedì

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06/08/20 Redazione Aperto solo la sera dal martedì alla domenica Chiuso il Lunedì




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