Terraelectae, il Chianti Rufina presenta la propria selezione

di Flavia Rendina 17/06/22
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Terraelectae postazione degustazione

Il Consorzio del Chianti Rufina presenta un marchio collettivo e volontario per garantire, annata per annata, la migliore espressione del proprio Sangiovese.

Solo il migliore Sangiovese, della migliore vigna aziendale, selezionata annata per annata. Un progetto flessibile, adattabile alla mutevolezza delle vendemmie e all’imprevedibilità del clima che cambia, ma che ha come obiettivo un’unica, insindacabile, certezza: offrire al consumatore il miglior Chianti Rufina Riserva possibile per quell’annata. A garantirlo sarà una griffe: quella di Terraelectae. Un marchio volontario collettivo lanciato dal Consorzio del Chianti Rufina e presentato lo scorso 4 maggio a Milano presso la splendida Sala Cenacolo del Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci.

Sono già 13 (delle 20 legate al Consorzio) le aziende che hanno aderito all’iniziativa che prevede, come base di partenza per tutti, la Riserva di Chianti Rufina, da sole uve Sangiovese e con affinamento lungo (30 mesi, di cui almeno 18 in legno e 6 in bottiglia). Ciascun produttore individuerà poi la vigna simbolo, il cru all’interno del quale il Sangiovese si è espresso al meglio in quell’annata, contrassegnando tale selezione con il marchio Terraelectae. Quindi massima libertà per i produttori di valorizzare il proprio lavoro, con la prospettiva di andare a garantire, anno dopo anno, una produzione sempre di qualità e rappresentativa del terroir. In poche parole: creare uno stile qualitativo condiviso, partendo dalla singola vigna di ciascun produttore. 

«Il marchio collettivo ci permette di agire senza dover ricorrere a una modifica del Disciplinare» ha spiegato il presidente del Consorzio Cesare Coda Nunziante, che ha proseguito: «il Consorzio si sta dimostrando fortemente unito sulla visione del Sangiovese in purezza. Una nicchia che rappresenta 55 mila bottiglie rispetto agli oltre 3 milioni della denominazione. Un posizionamento di mercato certamente alto dove i produttori sono concentrati sulla vigna con la sua posizione unica e le sue uve, con un’attenzione massima sul territorio».

«Stiamo facendo sistema – ha proseguito Lamberto Frescobaldi, da poco eletto anche nuovo Presidente dell'Unione italiana vini UIV – e ci stiamo alimentando l’uno del successo dell’altro. Il progetto Terraelectae arriva in un momento ideale per la denominazione, perché finalmente si è iniziata a premiare anche nei vini rossi la freschezza, a discapito dell’opulenza, il che è da sempre il carattere distintivo dei vini del Chianti Rufina».

Situato tra la Valle dell’Arno e il Mugello, attraversato dal fiume Sieve e connotato dalla vicina presenza dell’Appennino Tosco Romagnolo, il comprensorio del Rufina è infatti da sempre uno dei territori più freschi e caratteristici del Chianti, le cui vigne si collocano tra terreni di bassa collina fino alla quota di 700 metri., la più alta all’interno dei confini del disciplinare. Un’unicità, all’interno della vasta area del Chianti Docg, che ha fatto sollevare più volte, durante l’evento, la domanda da parte del pubblico sul perché il Rufina non decida di uscire dal disciplinare del Chianti per definirsi piuttosto come una denominazione a sé. Ma il quesito trova una tacita quanto scontata risposta nel traino che il brand Chianti offre sui mercati esteri, seppur al prezzo di una possibile omologazione. E qui torniamo al valore del nuovo marchio Terraelectae: essere un distintivo che permetta al comprensorio di “farsi riconoscere” nel mare magnum chiantigiano, garantendo le potenzialità del territorio appenninico della Rufina, da sempre espressione di vini eleganti e adatti a lunghi invecchiamenti.

Delle 13 aziende che hanno già aderito al progetto abbiamo avuto modo di assaggiare 9 vini dell’annata 2018, la cui degustazione è stata guidata dal primo Master of Wine italiano Gabriele Gorelli. Ve li raccontiamo in ordine di degustazione. Alcuni sono già sul mercato, altri usciranno nei prossimi mesi. Li troverete nella prossima edizione della Guida Essenziale ai Vini d’Italia, edizione 2023.

Marchesi Gondi

Chianti Rufina Riserva Poggio Diamante 2018

€ 40

100% Sangiovese. Matura 18 mesi in botti da 20 hl, 6 in barrique e 6 in bottiglia. Bel rubino scuro e compatto. Naso di frutta rossa matura e sciroppata, tra note di macchia e appena iodate, quindi fiori appassiti e spezie dolci. In bocca combina delicatezza e generosità, finezza e concentrazione, con ottima freschezza quasi agrumata e finale fruttato e sapido.   

Fattoria di Grignano

Chianti Rufina Riserva Poggio Gualtieri 2018

€ 35

100% Sangiovese. Matura 30 mesi tra acciaio e barrique. Rubino limpido. Iniziali percezioni di rosa, violetta e mora lasciano il posto a più austere sensazioni balsamiche, minerali e tostate di caffè. Di ottima freschezza al palato, con sapidità decisa e una trama tannica “croccante”. Fruttata e piacevolmente amaricante la chiusura.

Frascole

Chianti Rufina Riserva Vigna alla stele 2018

€ 42

100% Sangiovese. Matura 18 mesi in barrique, poi cemento. Rubino scuro e purpureo che trova rispondenza in sentori di china, inchiostro, cacao, mora sciroppata ed effluvi balsamici di sandalo e pot-pourri. Sorso altrettanto ricco e polposo, con tannini abbondanti e finale profondo, amaricante di cacao.
 

Villa Travignoli

Chianti Rufina Riserva Vigna Colonneto 2018

€ 45

100% Sangiovese. Matura 24 mesi in botti da 25 hl. Rubino scuro. Presenta al naso note salmastre e vegetali di macchia mediterranea, con mirto, elicriso e lentisco, poi tufo e fiori appassiti. Sorso leggero, composto e immediato, ma con tannino copioso che conduce a un finale asciutto e un po’ contratto.
 

I Veroni

Chianti Rufina Riserva Quona 2018

€ 25

100% Sangiovese. Matura 18 mesi tra botte e barrique. Rubino brillante sfumato ai bordi. Bel naso di frutti rossi succosi, note salmastre e balsamiche, quindi cacao e mandorla. Teso e austero al palato, potente, con tannino fitto e quasi masticabile. Chiusura amaricante e intensa di caffè e carruba. 
 

Colognole

Chianti Rufina Riserva Le Rogaie 2018

€ 40

100% Sangiovese. Matura 20 mesi in botti da 25 hl e altri 18 in vetro. Rubino smagliante. Ha carattere floreale e fruttato al naso, con mora, fragolina, rosa e mirto, poi note balsamiche e speziate. Snello al sorso, grazie a una freschezza che depotenzia a dovere una certa dote estrattiva e alcolica. Finale etereo di rosolio e ciliegia sotto spirito.
 

Fattoria Lavacchio

Chianti Rufina Riserva Vigna Casanova 2018

€ 58

100% Sangiovese. Matura in botti da 15 hl e affina poi 18 mesi in vetro. Rubino scuro e compatto. Amarena sciroppata, mandorla, rosa appassita, poi più complesse note di caffè, boero, miele di castagno e canfora. Bocca ricca, corposa, densa, calda e speziata nei rimandi retrolfattivi, ma mai arginata: scorre libera e sinuosa grazie alla longeva dote di acidità e ai tannini levigati. Finale lungo e raffinato.

Castello del Trebbio

Chianti Rufina Riserva Lastricato 2018

€ 20

100% Sangiovese. Fermenta in anfora e matura 30 mesi in botti da 20 hl; seguono 15 mesi in bottiglia. Rubino pieno. Naso un po’ compatto, concede percezioni di fiori appassiti, frutta rossa sotto spirito, humus, arancia e pepe di Sichuan. Leggera la bocca, di vivace acidità, salina e quasi dissetante, già insolitamente pronta per la tipologia.
 

Marchesi Frescobaldi

Chianti Rufina Riserva Vigna Montesodi 2018

€ 40

100% Sangiovese. Matura in botti da 30 hl. Rubino brillante. Elegante l’olfatto nei toni di mandorla tostata, fiori, confettura di rosa canina e cacao, tra ventate speziate ben armonizzate. Assaggio in linea, pieno ma progressivo e dinamico al contempo, con vivace verve acido-sapida e giusta tensione tannica. Bel finale tostato e ammandorlato. 





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