Chassagne e Puligny, i Premier ma non solo
Anche in questa zona, per quanto sia difficile contestare i Grand Cru, qualche eccezione si trova. Eccole qua
…qui sono leggermente in imbarazzo, perché è difficile l’eccezione in un’area considerata universalmente la patria elettiva dello chardonnay e dove esistono vertici qualitativi ineguagliati e ineguagliabili: parlo della celeberrima “Divina Collina” di Montrachet e dei suoi vassalli Grand Cru (Chevalieres, Batard, Bienvenues Batard e Criots Batard). Un mix di terroir, cultura, maestria, microclima che portano ad avere risultati irripetibili altrove.
Avere a portata di mano le grandi espressioni borgognone, per un appassionato, è come per un bimbo ritrovarsi in un negozio di giocattoli sterminato, dove lo sconcerto per quell’inaspettata opportunità e la voglia di provarli tutti prevale rispetto a un’analisi qualitativa razionale.
Inutile ribadire l’assoluta valenza dei vini della Divina Collina di Montrachet, uno dei pochi assiomi qualitativi che io conosca nel mondo del vino. Anche in questo caso, le variabili possono essere molteplici, dall’andamento climatico alla bravura personale (determinante) dei vigneron. Ma mai come in questo caso, la classificazione è stringente. Fa eccezione Meursault di cui si parlerà appositamente in una sezione a parte.
Esistono casi, nell’area presa in considerazione, dove la qualità di alcuni Premier o semplici Villages, in mano a produttori ispirati, rivaleggia con la buona parte parte di Grand Cru di vigneron … minori, e proprio qui vogliamo focalizzarci.
Chassagne Montrachet Monopole 1er Cru Clos de Murées 2002 Domaine Fontaine-Gagnard
Per questo Monopole in annata straordinaria il colore è giallo oro carico. I profumi sono maturi ma non scollinati, con decisa frutta matura, pesca bianca e melone, con civettuola e originale sfumatura di caffè. Bocca ampia, solenne, morbida pur mantenendo vivezza acida. Vino in piena maturità.
92/100
100 Euro
Puligny Montrachet 1er Cru Les Perrières 2008 Etienne Sauzet
Dal colore giallo oro pallido, i profumi sono leggiadri di agrumi e fiori di campo, con leggera spina balsamica. La bocca tesa, equilibrata, di eleganza e finezza estremi.
93/100
150 Euro
Chassagne Montrachet 1er Cru Les Caillerets 2007 Domaine Ramonet
A 11 anni dalla vendemmia mostra solenne capacità d’invecchiamento. Giallo chiarissimo con riflessi verdolini. Profumato di mela renetta, con bouquet di fiori recisi in bella evidenza, poi susina gialla e tocco di zenzero. La bocca è piena e fresca, di grandissimo impatto, fresca.
94/100
180 Euro
Puligny Montrachet 1er Cru Les Pucelles 2008 Domaine Leflaive
Giallo canarino scarico. Impressiona uno spettro olfattivo di potenza inusuale, con pietra focaia, cioccolato bianco e lime. Bocca tesa ma solenne, potente, di ampiezza sorprendente in un bianco, di persistenza lunghissima.
95/100
250 Euro
Puligny Montrachet 1er Cru Les Folatières 2014 Domaine Leflaive
Giallo canarino pallido che contrasta con una forza sensoriale inaspettata. Intensissimo di profumi, con balsamicità spinta, cedro, susina gialla. In bocca mostra tensione acida estrema e gioventù sfrontata, che lascia interdetti per potenza espressiva. Solido nonostante la freschezza che dona beva estrema, impressiona per persistenza chilometrica.
95/100
250 Euro
Puligny Montrachet 1er Cru Les Folatières 2004 Domaine D’Auvenay Leroy
Monumentale fin dal colore oro intenso con luminosità straordinaria. I profumi sono d’incenso e di erbe officinali, timo, maggiorana e basilico. La bocca solenne, di potenza eccezionale, di persistenza interminabile, fra i più impressionanti bianchi in circolazione:
98/100
1800 Euro
Bourgogne Blanc 2002 Domaine Comte Georges de Vogüé
Continuiamo non con un Premier ma con quello che è un classico esempio di vino assolutamente non corrispondente alla classificazione, addirittura un generico Régionale, in realtà composto da Musigny Blanc da parte del maestro di Meursault, da vigne ritenute troppo giovani per la prestigiosa denominazione.
Il colore è giallo oro carico e già mostra consistenza e forza sensoriale. Bocca di frutta gialla matura, pesca e melone, ma anche passion fruit e susina. Bocca poderosa, morbida e pastosa, originalissimo
96/100
400 Euro
Puligny Montrachet Les Enseigneres 2004 Domaine Coche Dury
Anche in questo caso, non un Premier ma un semplice Lieu Dit di uno dei sommi interpreti dei bianchi mondiali, forse il più grande e ispirato artigiano esistente. Giallo con ancora riflessi verdognoli, dal naso quasi perforante per intensità e variegatura. Polvere pirica, grafite, curcuma. La bocca stravolge ogni concetto di saturazione, aggredisce il palato e non lo molla per minuti interi.
97/100
800 Euro