Meursault e i suoi capolavori (1)
Ecco i Premier e non solo, grandi capolavori che si nascondono dietro denominazioni inferiori al loro reale livello qualitativo.
Il mistero del perché a Meursault non ci siano Grand Cru classificati è fitto e… chiacchierato. Qualcuno narra di motivi geopolitici, altri fiscali, ma il perché in quest’area ci siano vini che rivaleggiano coi più grandi della Cote D’Or, anche come valutazione economica, rimane una delle perplessità oppure verità difficili da dirimere. Inoltre a Meursault esistono fra i più grandi interpreti di vini bianchi del mondo, senza tema di smentita.
Vediamo una panoramica dei più significativi ed emozionanti vini che lasciano basiti qualsiasi appassionato di vini bianchi (e non solo), viste le quotazioni economiche internazionali che raggiungono.
Addirittura iniziamo da semplici Lieu Dits (specificazione geografica, in definitiva la denominazione del “luogo” di produzione ) non classificati come Premier Cru ma che hanno valenza qualitativa da Grand Cru.
Meursault Les Chevalières 2004 Coche Dury
L’ennesimo capolavoro dell”Enstein Burgundy”, come lo definisce Robert Parker. Anche questo “solo “ un lieu dits, ovvero una denominazione di vitigno non classificato Premier … ma caspita. Stile antica Borgogna, denso fin dal colore giallo oro carico, ha un naso fruttato straordinario, di mango, di cedro, con spolverata di zenzero. Pirico con eleganza. Bocca ampia, ricca, senza ridondanza nonostante densità anomala per un bianco.
Voto: 97/100
900 Euro
Meursault Les Narvaux 2005 Domaine D’Auvenay Leroy
Anche in questo caso, la produttrice, la mitica Madame Leroy, partorisce un vero capolavoro enologico. Dal colore oro pallido con ancora riflessi verdolini, esplode in mille rivoli olfattivi: agrume, frutto della passione, pesca bianca, con richiami alla crema pasticcera. In bocca davvero solenne per austerità e densità palatale, di lunghezza smisurata.
Voto: 97/100
1200 Euro
Meursault Goutte D’Or 1er Cru 2000 Comte Lafon
Il maestro del Meursault si palesa immediatamente con un colore oro carico, che denota grandezza strutturale fin dal primo sguardo. Integrità sorprendente per questo vino di quasi vent’anni. È potente seppur non intensissimo al naso, con frutti tropicali, leggera banana e mango ad arricchire lo spettro olfattivo. In bocca morbido e ricco di materia, supportato da grande freschezza. Poderoso.
Voto: 95/100
220 Euro
Meursault Genevrières 1er Cru 2008 Comte Lafon
Giallo oro luminoso. Sorprende il profumo spiccato di ginestra con sottofondo di erbe officinali, il richiamo al timo e all’agrifoglio. Leggera nota balsamica di mentuccia. Bocca austera ma elegante, con guizzi sapidi e rotondi, quasi un inno alla beva compulsiva.
Voto: 95/100
300 Euro
Meursault Charmes 1er Cru 2002 Domaine Comte Lafon
Più potente del Genevrières, non è da meno in eleganza ed equilibrio, favorito da un’annata sensazionale. Giallo oro dorato intenso, emana profumi di frutta gialla meravigliosi, pesca e melone, mango e papaja. La bocca è energia pura, forza ed eleganza si uniscono in un connubio superbo.
Voto: 96/100
280 Euro
Meursault Genevrieres 1er Cru 2002 Coche Dury
Ancora il “maestro geniale” di Meursault a deliziarci con questo capolavoro enologico. Dal colore giallo oro non eccessivamente carico, risplende per forza e giovinezza. Al naso decisamente balsamico e minerale, richiama la risacca ma anche la polvere pirica. I fiori recisi e la frutta sono solo un contorno, perché predomina il profilo speziato e frondoso. Bocca meravigliosamente tesa, densa, quasi carnosa.
Voto: 98/100
1400 Euro
Meursault Cailleret 1er Cru 2005 Coche Dury
Un mio personale pallino. Non giganteggia al colore, giallo oro ma chiaro, di luminosità estrema, brillante. Il naso caleidoscopico per mille sfaccettature, mai domo, di intensità notevolissima. Inebria per note di crema chantilly, curry, spezie orientali, un leggerissimo e esaltante tabacco biondo. Poi ancora selce bagnata, sabbia. La bocca è freschissima, corroborante nonostante una complessione strutturale enorme. Di eleganza unica.
Voto: 98/100
1500 Euro