Premiers di Chablis (1)
Chablis, nonostante la storia millenaria, non fa eccezione relativamente alle… eccezioni di classificazione.
Lo scorso 5 settembre abbiamo introdotto il discorso dei Premier Cru di Borgogna (leggi qui), sottolineando come nella classificazione ufficiale vi fossero diversi errori. Cominciamo a dimostrare quanto affermato dall’area di Chablis.
Considerata Borgogna, è area molto più a nord vicino a Parigi e con un sottosuolo (e clima) straordinariamente simile alla Champagne, tanto che lo Chablis è stato avvicinato spesso al capolavoro di Reims… ma senza bolle. Qui le viti crescono su marne e calcari del Kimmeridgiano contenenti piccole ostriche fossili dal nome non semplicissimo da ricordare: exogyra virgula. Queste rocce si sono formate durante il Giurassico superiore, circa 150 milioni di anni fa. Forse anche per questo gli Chardonnay di Chablis rappresentano un unicum organolettico: taglienti, profumatissimi, floreali come pochi, la cui bevibilità è mitica.
Come nella rimanente parte della Borgogna, i Premier Cru sono la seconda classificazione, per importanza, dell’area di Chablis. Anche in questo caso, analogamente a quanto avviene per la Borgogna di Beaune, l’importanza e la bravura tecnica dei vigneron permettono di creare stravolgimenti qualitativi tali da mettere in discussioni le gerarchie di classificazione. Pur essendo oltre quaranta i cru di questa classificazione, alcuni, fra tutti Montée de Tonerre, non hanno da invidiare nulla ai più blasonati Grand Cru.
Ecco quindi una piccola panoramica di alcuni Premier Cru che in contesti di assaggi orizzontali hanno rivaleggiato, se non superato, i più blasonati contendenti. Oggi una prima parte, domani il “saldo”. Naturalmente a crescere nei giudizi...