I due aspetti dello spumante Durello
Differenziata la denominazione dello spumante veronese-vicentino con la dicitura Lessini Durello per il metodo Charmat e Monti Lessini per il metodo classico.
Il Consorzio Tutela vino Lessini Durello si è presentato, come ogni anno, a Verona. Lo fa al palazzo della Gran Guardia, location sempre suggestiva quanto strategica, con un evento dal nome Durello&Friends aperto alla stampa e al pubblico. Più di 30 aziende presenti e circa 100 etichette in degustazione.
Questo vino spumante nasce tra le province di Verona e Vicenza alle pendici dei Monti Lessini. La bollicina in questione, dal carattere ben definito, ha una doppia anima. Caratteristica resa ancora più evidente a partire dal 2018 quando è stata annunciata una modifica alla denominazione destinando la dicitura Lessini Durello al metodo Charmat (ad oggi ancora dominante con una presenza di circa il 70%) e Monti Lessini al metodo classico, sia esso 36, 60 o oltre i 100 mesi di affinamento i lieviti. Quest’ultima un’espressione vincente, a mio avviso, dove l’attaccamento al territorio è più marcato ed evidente.
L’uva alla base di questo vino è la durella, autoctona e riscoperta negli ultimi trent’anni per la sua spiccata attitudine alla spumantizzazione. A onor del vero in alcuni casi viene proposta anche ferma o addirittura in metodo ancestrale. Caratterizzata da una buccia spessa ma soprattutto da un’elevata acidità (nemmeno l’assaggio di una bacca vi lascerà indifferenti) sembra essere nata per diventare una bollicina. Sempre più utilizzata al 100%, può essere accompagnata fino al 15% da pinot bianco, uva decisamente più “gentile" e profumata.
Il territorio interessato da questa denominazione non ha certo un ruolo meno importante e sa lasciare il segno nei calici ma soprattutto nella nostra memoria dopo l’assaggio. I Lessini sono i monti contesi tra le città di Verona e Vicenza. I vigneti, quasi sempre in altitudine (dai 300 ai 600 metri/slm) sorgono su suoli collinari le cui pendenze favoriscono le escursioni termiche, evitano il ristagno di acqua e garantiscono una corretta esposizione delle uve ai raggi solari. Questi fattori favoriscono il raggiungimento della maturità delle bacche e della loro ricchezza aromatica.
La natura del suolo è per lo più vulcanica, con buona presenza di sostanza organica e di minerali. Ultima ma non da meno la biodiversità naturale che invade questo territorio; boschi, fiori, insetti, animali e la presenza di un Parco Naturale Regionale.
Oggi la produzione si attesta su 1 milione di bottiglie circa tra metodo classico e italiano. Presente in Italia e per lo più tra le province sopra menzionate, è un prodotto decisamente in procinto di farsi conoscere dal mondo. Sapido, fresco, elegante e di grande personalità non lascia indifferenti e si presta a diversi “usi e consumi”. Dall’essere bevuto da solo fino a intriganti abbinamenti per lo più con prodotti locali: formaggi in primis ma anche piatti della tradizione come baccalà alla vicentina e risotti dai profumi del territorio.
Io me lo sono goduto da solo; penso sia molto più interessante la versione da metodo classico e credo che, compatibilmente alle possibilità aziendali, dia il meglio nel corso di lunghi affinamenti. Questi sono alcuni tra i miei migliori assaggi e scoperte:
Monti Lessini Cuvée Augusto Riserva Pas Dosé 2013 Corte Giacobbe
92/100 - € 30,00
Da uve durella 100% coltivata a 450 m. Fermenta in legno e prima della presa di spuma viene addizionato per un 10% con vino di vecchie annate. Metodo Classico, circa 50 mesi sui lieviti. Giallo dorato con riflessi verdolini e brillanti. Al naso ricorda subito il territorio con note tese di pietra focaia ingentilite dalla mandorla fresca. In bocca il sorso è verticale, fresco, diretto e ben composto. Mapo e pompelmo si alternano tra note che ricordano talvolta la polpa, talvolta la scorza più amaricante. Persistenza infinita e ottima beva.
Lessini Durello Riserva 60 Brut 2012 Corte Moschina
92/100 - € 25,00
Da uve durella 100%. Metodo Classico, 60 mesi sui lieviti. Paglierino con riflessi verdi brillanti. Al naso arriva da subito una nota di oliva nera al forno che preannuncia croccantezza e sapidità all’assaggio. Seguono poi, meno inaspettate, frutta gialla e melone bianco. La bocca è come la immaginavamo, tesa, verticale, cremosa grazie al perlage non invadente e di buona persistenza. Il sorso arriva fino in fondo a lingua e palato lasciando una piacevole sensazione di sapidità.
Lessini Durello Riserva Extra Brut 2010 Sandro de Bruno
91/100 - € 30,00
Da uve durella 85% e pinot bianco 15% coltivate a 500 m. Fermenta in acciaio e affina 60 mesi sui lieviti. Giallo paglierino con riflessi dorati. Al naso regala note di frutta gialla con ricordi di frutta tropicale. Qualche accenno al gesso e ai suoli del vigneto. Delicato nel suo ingresso in bocca, leggiadro nel perlage e ben cremoso. Si alternano, conferendogli grande beva, note fresche e acidule, per certi aspetti quasi tanniche, e aromi di frutta gialla.
Lessini Durello 60 Mesi Extra Brut 2010 Gianni Tessari
90/100 - € 25,00
Da uve durella 100%. Affina per 60 mesi sui lieviti. Giallo paglierino. Perlage continuo e delicato con note al naso croccanti, vulcaniche. Seguono un insieme di spezie e note dolci di agrume e scorza candita. In bocca è decisamente fresco e verticale, molto elegante. Nel finale stupisce un accenno al miele. Buona persistenza.
Lessini Durello Io Aura Riserva Brut 2013 Cantina Tonello
89/100 - € 25,00
Da uve durella 100%. Vinifica in acciaio. Affina per 60 mesi sui lieviti. Giallo paglierino con riflessi dorati. Dai profumi dolci che ricordano fiori bianchi, ma anche frutta gialla e miele. In bocca è delicato con un ingresso morbido che richiama negli aromi il naso, tropicale quindi ma anche composto e deciso. Sul palato lascia una piacevole sensazione sapida, è di media persistenza.