Il lancio di Krug Grande Cuvée 168ème Édition ai tempi di Covid-19

di Chiara Giovoni 01/05/20
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Krug Grande Cuvée 168ème Édition

Una Grande Cuvée – presentata con un e-tasting - ricreata seguendo il sogno del fondatore Joseph Krug per realizzare la “Cuvée n.1” come massima espressione sinfonica di uno champagne, partendo dalla vendemmia del 2012.

“La Maison Krug ci ha abituato per lungo tempo a presentazioni non convenzionali delle nuove cuvée” esordisce così Francesca Terragni, direttore Marketing & Comunicazione di Moët Hennessy Italia. E in effetti potrei enumerare non senza una certa nostalgia momenti tanto straordinari e memorabili quanto misurati per buon gusto e compostezza – dalla presentazione “in mare” a Portofino al concerto “KrugxMusic” di Jacky Terrasson nell’ottocentesca Fonderia Napoleonica milanese - complice la regia di Roberta Antonioli che col suo team di PR da anni accompagna il brand. 

Ed ecco ai tempi della quarantena per Covid-19 che arriva un Save the date in mezzo a tutte le mail di cancellazione: “Location dell’evento: @Zoom Krug Room. Dress code: home smart casual.” Il 15 aprile scorso si è tenuta online la prima presentazione ufficiale alla stampa organizzata da una Maison di Champagne, con un pubblico di circa 40 giornalisti e wine blogger connesso in web meeting con Olivier Krug, sesta generazione della famiglia, e Julie Cavil, dal 2006 enologa alla Maison e neo designata Chef de Cave dopo la lunga direzione da parte del grande Eric Lebel, al fianco del quale ha lavorato per 13 anni. 

Una staffetta preparata a lungo quella tra Eric e Julie, che già più volte infatti avevo incontrato alla Maison, soprattutto per le presentazioni di Clos du Mesnil, di cui era responsabile della produzione a partire dal vigneto. E un passaggio di consegne che quest’anno è stato più carico di responsabilità per via del Covid-19. Julie Cavil ha raccontato quanto sia stato stravolto il lavoro di degustazione e costruzione dell’ultima Grande Cuvée, la 175ème Èdition basata sulla vendemmia 2019: team di degustazione in più stanze per rispettare il distanziamento sociale, meeting da casa con una mole di appunti enorme (che grazie alla tecnologia è finita in un super database dove ogni parcella è descritta nel dettaglio ed è riconducibile ad un vin clair) e poi la valutazione finale da parte del team delle 3 versioni proposte da Julie, battezzando quella che sarà ricordata come la Grande Cuvée dell’anno della pandemia. 

Quanto al lancio mondiale della 168ème Èdition, Olivier sottolinea come non abbia mai “visitato così tanti luoghi del mondo in così poco tempo”, riferendosi ai numerosi e-tasting per presentare l’ultima creazione della Maison. Un monitor e un calice, rigorosamente il Joseph di Riedel creato per sublimare l’esperienza della degustazione, e infine la musica giusta, poiché non solo prosegue ma si rafforza infatti il progetto Krug x Music, con la collaborazione di Ozark Henry anche per la 168ème Édition. 

Una Grande Cuvée ricreata seguendo il sogno del fondatore Joseph Krug per realizzare la “Cuvée n.1” come massima espressione sinfonica di uno champagne, partendo dalla vendemmia del 2012, annata dal raccolto limitato ma dalla qualità eccellente. Julie Cavil ricorda come non sia mancato nulla, dalle gelate ai temporali, passando per la grandine e la stagione di maturazione più asciutta dal 1974 per un calo complessivo del 20% della produzione. Tanto che, come rivela Julie Cavil, per il 2012 non è stato possibile realizzare Krug Vintage per poter arricchire la library dei vins de réserve, in particolare con gli chardonnay della Côte des Blancs. Una parziale brutta notizia ma che fa subito intuire che tutte le uve migliori sono confluite in questa Krug Grande Cuvèe 168ème Èdition, il risultato di un assemblaggio di 198 vini, con 58% di 2012 e 42% di vini di riserva dell'ampia collezione della Maison da 10 annate diverse fino alla 1996, e con una proporzione di 52% pinot noir, 35% chardonnay, 13% meunier. 

Personalmente uno champagne straordinario che ho definito in e-tasting “energia pura” ancora in compressione ma con già tutti gli elementi della sua futura grandezza. È nata una stella. Letteralmente: come quando gli atomi degli elementi luminosi vengono schiacciati a una pressione sufficiente per consentire ai loro nuclei di essere fusi.

Krug Grande Cuvée 168ème Édition

98/100 - € 210

Krug iD 219012 -  uve 52% pinot noir, 35% chardonnay, 13% meunier, 7 anni sui lieviti e dégorgement nella primavera del 2019. Un’energia in compressione che esplode nel bicchiere con una freschezza gelida, tensione agrumata e purezza, rivelando gradualmente col tempo più strati aromatici, e una complessità che va dalla scorza di limone allo zenzero candito, dall'orzo tostato al succo di mandarino, con un leggero tocco di miele e brioche. Uno champagne puro e teso, elegantissimo al palato nel perlage infinitesimale e delizioso ora ma pronto ad aspettare molti anni per mostrare tutti gli aspetti della sua bellezza unica.

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