Michel Fallon e i “selossiani” di Avize

di Chiara Giovoni 15/01/16
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Michel Fallon e i “selossiani” di Avize

Li chiamano “selossiani” ma non si tratta di un popolo di alieni. Questo neologismo è stato coniato per identificare un movimento di piccoli vignerondella Champagne che hanno seguito le orme di Anselme Selosse nell’abbandonare la pura attività di campagna, per iniziare ad elaborare i propri champagne. Quando Selosse alla fine degli anni ‘80 prese in mano l’azienda di famiglia dopo gli studi di enologia a Beaune, decise di iniziare a produrre uno champagne che fosse molto vino e meno “bollicina”. Così introdusse l’uso delle barrique e la tecnica del batonnage, mutuandolo dai bianchi di Borgogna per ottenere dagli chardonnay di Avize una nuova anima, che fosse una voce personale molto identitaria.

La sua scelta è stata un esempio per molti vigneron della zona attorno ad Avize, che ispirati dal successo ottenuto negli anni ’90 da Selosse hanno convertito le loro aziende agricole in piccole Maison di Récoltant Manipulant. È il caso di Michel Fallon, un piccolo produttore che nel Grand Cru di Avize produce un solo champagne da uva chardonnay, il blanc de blancs Ozanne. Il nome è un omaggio al Grand Cru dove sono coltivate le uve, poiché Ozanne era proprio l’antico nome di Avize, chiamata “Ozanne la belle” fino al 796, come indicato in retroetichetta. Si tratta di un non vintage, uscito sul mercato per la prima volta circa 8 anni fa. Il vino è prodotto con fermentazione in fût de chêne, con uno stile vinoso ma senza pesantezza, innovativo ma senza gli eccessi di alcuni bio che a volte stressano degli elementi per dare un’impronta marcata e riconoscibile.
 

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