Dal Cilento, la sorpresa dei vini di Francesca Fiasco

di Antonella Amodio 23/06/20
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Francesca Fiasco

Una giovane vignaiola che con grande passione insegue il suo sogno vitivinicolo a Felitto, del Parco Nazionale del Cilento.

Uno degli aspetti felici dell’attività di critico enogastronomico è dato dall’opportunità di conoscere tanti territori, diverse realtà produttive e i relativi prodotti locali. Mi è capitato, durante la selezione per la Guida Essenziale ai Vini D’Italia 2021, di fare tante piacevoli scoperte. Una di queste è in Campania: una piccola cantina con sede nel Parco Nazionale del Cilento, a Felitto. L’azienda di Francesca Fiasco. 

Una lunga lettera di presentazione (scritta con la penna) ha accompagnato i vini, che mi sono stati recapitati a casa. Da quello scritto sono emerse la passione e la determinazione colle quali la proprietaria Francesca Fiasco conduce la cantina e porta avanti il suo progetto vitivinicolo, con l’aiuto dei nonni, dai quali ha ereditato i vigneti. 

L’azienda si è costituita nel 2015 e conta sei ettari vitati, distribuiti in parte nei pressi della cantina e in parte in areali non distanti, coltivati con vecchi ceppi di uve aglianico. Poi coda di volpe, fiano e aglianicone, un’uva biotipo locale. Inoltre da qualche anno è in regime anche il piedirosso. Alle varietà autoctone si alternano altre meno consuete, come il sangiovese e il cabernet sauvignon. Nel 2016, con la supervisione dell’enologo Emiliano Falsini, si vinifica la prima annata, e dopo quattro vendemmie si iniziano a vedere i primi positivi risultati. L’obiettivo di Francesca Fiasco è quello di produrre vini identitari, che sanno raccontare il Cilento e a comunicarne la bellezza. 

I vini che ho degustato sono ancora molto giovani: l’affinamento e il tempo giocheranno la loro parte nel far esprimere la loro vera natura. Bisogna saper aspettare affinché si attutiscano alcune note rilasciate dai legni per la maturazione, che oggi sono predominanti rispetto al molto, molto altro che c’è. Segnatevi il nome di questa cantina, perché ne sentirete parlare sempre di più. 

Paestum Rosso Cerzito 2016

90/100 - € 50

Da uve aglianicone, aglianico, cabernet sauvignon con saldi di sangiovese e barbera proveniente da unico vecchio vigneto. Matura 24 mesi in tonneau nuove al 50%. Rosso rubino concentrato. Olfatto di frutta fresca come la marasca, la prugna e i gelsi neri, poi note tostate, speziate e lievi accenni balsamici. Serrato all’assaggio, caldo e con tannini giovani ancora in evidenza. Salino, bel corpo e molto persistente.

Paestum Rosso Difesa 2016

89/100 - € 32

Da uve aglianico, cabernet sauvignon, barbera e ulteriori vitigni minori a bacca rossa. Matura per 18 mesi in tonneau nuove al 30%. Rubino scuro. Al naso spiccano profumi di violetta, ciliegie, nota affumicata e lieve vaniglia. Sapore fresco e salino, con il tannino giovanile presente che rende il sorso contratto. Lunga progressione e chiusura su nuance di arancia rossa. 

Paestum Bianco Lapazio 2018 

89/100 - € 32

Da uve fiano, falanghina e coda di volpe. Matura per 10 mesi in tonneau nuove al 30%. Giallo paglia luminoso. Erbe aromatiche e fiori bianchi, poi glicine e albicocca si alternano all’olfatto. Sapore teso, agile e salmastro e il finale evidenzia una nota di mandorla fresca. 

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