Il mare nel bicchiere
La vigna San Lorenzo guarda il mare, quasi lo tocca vicina com’è, a 700 metri dalle onde, alberelli accarezzati dalla brezza salmastra. Siamo nell’angolo sud-orientale della Sicilia, in provincia di Ragusa, nella contrada di Pachino. Area nota per i pomodori ma anche patria del nero d’Avola.
L’azienda Gulfi del nero d’Avola fa il suo portabandiera. Nata nel 1996, di orientamento biologico e di proprietà di Vito Catania, segue uno stile un po’“borgognone” vinificando separatamente le varie parcelle di nero d’Avola e producendo dei veri e propri cru, ben 6 etichette diverse, tutte 100% nero d’Avola, dal NeroBufalessj al NeroMaccarj. L’enologo, manco a dirlo, è uno che la Sicilia la conosce molto bene e di alberelli, che siano mani arrampicate sull’Etna o radici affondate nella sabbia, se ne intende.
Di seguito due mini-verticali di NeroJbleo e di NeroSanlorè. Stesso vitigno, simili tecniche di vinificazione ma suoli molto diversi. Il primo vino nasce nell’area di Chiaramonte Gulfi dalla Vigna Coste, la più estesa della zona con 4 ettari a 420 metri di altitudine e 8.900 viti per ettaro. Il NeroSanlorè invece si affaccia sul mare, su un suolo di sabbia e argille brune, respira l’aria salmastra e si estende per 2,5 ettari con una densità d’impianto di 7.000 alberelli per ettaro. Due vini di personalità, figli di una stessa madre ma dai temperamenti diversi. L’uno più affusolato e solare, l’altro poderoso e più materico.