L’architettura incontra il vino: Cantina Sclavia

Un’azienda moderna concentrata sui vitigni locali, che si è avvalsa di due noti architetti per la realizzazione della cantina.
Sempre più spesso ci troviamo di fronte a cantine firmate da grandi architetti, che trasformano i luoghi del vino in veri templi, in posti di culto. Edifici belli, perfettamente integrati nel paesaggio circostante, o - talvolta - concepiti per rompere gli schemi dell'ordinata natura e dotati di tecnologie produttive all'avanguardia.
È il caso della cantina Sclavia, un'opera architettonica contemporanea creata nel 2011 da Davide Vargas e Luciano Palmiero, due noti architetti che hanno interpretato la cantina in stile moderno ed ecosostenibile. Il paesaggio che la ospita è quello di Liberi, un borgo rurale della campagna casertana che - per bellezza e panorama - affascinò i proprietari Andrea Granito e Lello Ferrara (oggi è la figlia di quest'ultimo, Lucia Ferrara, che si occupa a tempo pieno della cantina), amici e soci che arrivano da mondi diversi e condividono il desiderio di produrre vino.
A Cantina Scalvia scelgono di allevare vitigni locali: casavecchia, pallagrello nero e bianco, e pochissimi filari di fiano. Le primi tre varietà sono citate nella storica Vigna del Ventaglio, la vigna realizzata da Ferdinando IV di Borbone nel territorio di San Leucio, che ospitava le migliori varietá di vite coltivate nel Regno delle Due Sicilie.
Quattordici ettari di vigne condotte in regime di agricoltura biologica circondano la cantina e salgono verso la collina a perdita d'occhio. L'assaggio dei vini ha consentito di constatare una produzione aderente al territorio e di conoscere i nuovi progetti in cantiere/cantina che ci riserviamo di raccontare a breve.
Terre del Volturno Calù 2017
88/100 - € 12
Da uve pallagrello bianco 85% e fiano 15%. Solo acciaio. Giallo paglia. Profumi intensi di fiori bianchi, lime e mandorla fresca. La nota agrumata che emerge in seconda battuta anticipa la vena acida e la buona tensione. Salino e dal sorso molto gradevole.
Bottiglie prodotte: 13.000
Terre del Volturno Don Ferdinando 2017
85/100 - € 25
Da uve pallagrello bianco. Matura in tonneau e barrique per 8 mesi. Giallo dorato e profilo olfattivo composto da note di agrumi canditi, pepe nero, vaniglia e nuance affumicate. Al palato ha struttura, è delicatamente ammandorlato e sapido. Chiude con una nota dolce di miele.
Bottiglie prodotte: 1.000
Terre del Volturno Granito 2015
89/100 - € 13
Da uve casavecchia. Affina in barrique per 12 mesi. Rubino con unghia granato. Al naso si riconoscono note di sottobosco, pepe rosa, viola e leggero balsamico. Buon impatto gustativo, con trama tannica in fase evolutiva. Salino, fresco e di notevole persistenza.
Bottiglie prodotte: 7.000
Casavecchia di Pontelatone Liberi 2015
88/100 - € 20
Da uve casavecchia. Matura in tonneau per 24 mesi. Rubino granato intenso. Note fermentative e profumi di frutta rossa matura e toni boisé. All'assaggio mostra tannini fitti e diffusi, leggermente asciuganti. Caldo e di buon corpo. Chiude con persistenza su una nota di pepe nero.
Bottiglie prodotte: 3.000