Roccapesta e Pellegrini insieme per la valorizzazione del Morellino di Scansano
Con il Progetto Morello Alberto Tanzini, proprietario di Roccapesta, e Pietro Pellegrini, dell’omonima azienda, hanno intrapreso un cammino comune per sviluppare 5 Cru, espressione di altrettanti terroir del comprensorio maremmano.
Un progetto ambizioso, unico e lungimirante per una zona ancora troppo poco studiata in maniera sistematica e che ha delle potenzialità straordinarie. Il Morellino di Scansano si produce nella parte costiera più a sud della Toscana, la Maremma, racchiusa tra le valli del fiumo Ombrone e del fiume Albegna, e comprende, oltre al territorio del comune di Scansano anche parte dei comuni di Grosseto e Magliano in Toscana verso il mar Tirreno, Camapagnatico, Roccalbegna, Semproniano e Manciano verso il Monte Amiata.
Proprio la diversità dei vari areali hanno dato vita all’idea del Progetto Morello, frutto della dedizione di Alberto Tanzini, proprietario dell’azienda Roccapesta e che porterà alla nascita di cinque Cru espressione di altrettanti terroir della zona.
Vigna Liuzza è il primo prodotto, già scelto da 100 “ambasciatori italiani” del progetto con la collaborazione e il sostegno di Pietro Pellegrini della Pellegrini S.p.A che ne ha sposato il progetto diventandone partner commerciale.
“Avere Vigna Liuzza significa possedere un biglietto per condividere un viaggio. Un viaggio di ricerca ed esplorazione in vigna all’interno del territorio di Scansano, un cammino di sperimentazione che ha un obiettivo ambizioso: trovare espressioni diverse del Sangiovese della Maremma - commenta con entusiasmo Alberto Tanzini. Abbiamo selezionato cinque zone con significative differenze e in ognuna di esse vogliamo catturare l’espressione del Sangiovese. È un viaggio di conoscenza e comprensione, ma anche un viaggio produttivo”.
Le aree di Scansano - così fortemente identificate dalla luce e dal suo microclima, molto diverso da quello che si trova in altre parti della Toscana - hanno caratteristiche proprie. Origine geologica, altitudine, esposizione, età dei vigneti, tipologia di terreni, diversi cloni di Sangiovese impiantati.
Il Vigna Liuzza è dunque la prima tappa di questo viaggio e 100 tra sommelier, ristoratori e proprietari di enoteche hanno già scommesso su questo vino diventando, di fatto, gli ambasciatori del progetto fin dalla sua nascita.
Il nome Vigna Liuzza a rende omaggio a Giuseppe Liuzza, viticoltore siciliano approdato a Scansano nel 1980, a cui appartenevano i terreni prima dell’acquisizione da parte della famiglia Tanzini. Un omaggio che è anche una dichiarazione d’intenti, un progetto fatto di perseveranza, orgoglio e tanta dedizione che già ora sta dimostrando di dare frutti eccellenti.
Il Vigna Liuzza 2021, prodotto in 3000 bottiglie, assaggiato durante la presentazione del Progetto Morello a Roma durante il pranzo al ristorante Orma di Roy Caceres, ha già dimostrato di avere grande stoffa.
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