Terre di Leone: Re Pazzo o linea classica?

di Sissi Baratella 23/10/20
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Terre di Leone Amarone

La giovane azienda Terre di Leone, in comune di Marano di Valpolicella, ha affiancato alla linea classica (vini eleganti ed equilibrati) la linea Re Pazzo dalla beva agile, quotidiana.

Federico Pellizzari e Chiara Turati nel 2005 danno vita a Terre di Leone. Sette ettari di vigneto per 40.000 bottiglie di vini rossi. Siamo in Valpolicella, in Valgatara nel comune di Marano di Valpolicella.  

Questo comune della zona classica raggiunge altitudini interessanti, e proprio grazie alla sua altezza e ai venti freschi che si incanalano alle sue spalle e vengono giù per Valgatara, il microclima qui è davvero interessante. La composizione dei suoli non è da meno, l’impasto è misto, tra prevalenza di rocce basaltiche (guardandosi attorno pare evidente che ci troviamo su una lingua di colata lavica) e un po’ di calcare (che in Valpolicella non manca mai per complicare un po’ le cose). 

Federico e Chiara decidono di lavorare per gravità, realizzando una cantina su misura dove questo fosse possibile. Vini realizzati nel rispetto massimo delle uve e dei vini stessi, con magari qualche perdita nella resa ma conquista in integrità. Il fruttaio inoltre è degno di nota, tecnologico e in grado di ricreare le condizioni “di una volta”, quelle perfette per l’appassimento lungo e lento delle uve rosse della Valpolicella.  

All’eleganza dei vini di Terre di Leone, seguiti in maniera maniacale in cantina, tutti da uve rosse appassite e che fanno un passaggio in legno, nel 2011 nasce per questa azienda una nuova filosofia di pensiero. Sono i vini della linea Re Pazzo. Federico Pellizzari introduce l’uso della pressa per lavorare i suoi vini, e realizza etichette più fresche, meno impegnative nella beva (sebbene sempre di Amarone si parli) e dalle sfumature più quotidiane. Vini dalla beva agile, perfetti anche per essere sbicchierati introducendo così una nuova occasione di consumo. Re Pazzo si propone di portare la tipicità veronese nel quotidiano di tutti, sarà anche pazzo ma la mossa è piuttosto intelligente. 

Quindi Terre di Leone o Re Pazzo? Non vorrei farlo ma devo scegliere (se no che divertimento è?): i Re Pazzo sono vini tipici e disinvolti, perfetti per un pubblico anche giovane che si vuole avvicinare alla beva di calici impegnativi, oppure per gli amanti del rosso pure all’aperitivo. Io, personalmente, però sono dell’idea che la finezza, l’eleganza e l’equilibrio della linea Terre di Leone sia al momento insostituibile e imbattibile. In realtà non sto togliendo alcun merito alla linea Re Pazzo, semplicemente sono veramente molto buoni gli altri. 

A Terre di Leone si coltivano a guyot (colpo di scena visto che siamo in Valpolicella classica dove regna sovrana la pergola), le tipiche: corvina, corvinone, rondinella, molinara, oseleta per i vini classici Valpolicella, Superiore, Ripasso, Amarone e Amarone Riserva; e poi fanno capolino almeno 15 varietà miste, diverse, per lo più sconosciute, che intervengono nel taglio del Dedicatum. Dedicatum è un “prendere o lasciare”, è uno di quei vini che ami o odi e che soprattutto non può lasciarti indifferente. Dedicato a Leone, colui da cui tutto è cominciato con i primi filari, viene prodotto solo in determinate annate. Ora presente con il millesimo 2015, che si racconta da solo. 

Amarone della Valpolicella Classico Riserva 2011 

95/100 - € 70 

Da uve corvina 40%, corvinone 30%, rondinella 20% e oseleta appassite. Matura in botti da 10 e da 25 hl per 80 mesi. Rubino intenso. Al naso confettura di ciliegie e di fragole. Risulta fresco e bilanciato, con note di pompelmo rosa. Qualche nota più evoluta sul palato di ciliegia surmatura e sotto spirito. In bocca teso e elegante, sorprende per eleganza e beva.  

Valpolicella Classico Superiore Ripasso 2015

91/100 - € 33

Da uve corvina 40%, rondinella 25%, corvinone 20%, molinara 10% e oseleta. Vendemmia tardiva e appassimento in fruttaio. Matura in tonneau e botte da 10 hl per 24 mesi. Rubino intenso. Al naso note di frutto rosso leggermente surmaturo ma ancora croccante, poi più complesse di china e eucalipto. In bocca l’attacco è dolce e equilibrato. Lungo il sorso e teso. 

Valpolicella Classico Superiore 2016 

90/100 - € 28

Da uve corvina 40%, rondinella 25%, corvinone 20%, molinara 10% e oseleta. Vendemmia tardiva e leggero appassimento in fruttaio. Rubino cupo e brillante. Fragola al naso e ciliegia, con un delicato sentore di rosa. Bocca dall’attacco dolce e tostato. Frutto rosso, cioccolato e finale di liquirizia salata. Piuttosto verticale ma dalla beva comunque impegnativa. 

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