Un tuffo nell’Orcia da Marco Capitoni (1): Capitoni

Non c'è un falegname in famiglia da generazioni”. Così, con ironia ed orgoglio, esordisce Marco Capitoni quando gli chiedo di raccontare la sua storia di agricoltore e viticoltore. “Prima della vigna c'era la vita di campagna, eravamo in trenta in famiglia e si lavorava tutti insieme. In Toscana si abitava al centro dei terreni coltivati, la casa era sul poggio”.
Questa è la fotografia della Val d'Orcia, patrimonio dell'Unesco dal 2004, specchio del paesaggio Senese dal Medioevo al Rinascimento, come Ambrogio Lorenzetti lo dipinse nell'affresco del Buon Governo nel Palazzo Pubblico di Siena.
Il podere Sedime, attuale azienda Capitoni, vicino a Pienza, è un toponimo ma è anche il luogo dove ci si ferma, dove il contadino posa gli attrezzi, e gli animali si riposano nelle stalle sottostanti all'abitato. Marco, uomo dai modi gentili ed educati quasi d'altri tempi, è l'ultimo rappresentante di un mondo agricolo che ora non esiste più, a cavallo tra due mondi. Ha un piede nei ricordi del vecchio Podere Sedime dove è nato nel 1965 e dove nel 1966 già era in vendemmia, e l'altro che percorre passo dopo passo gli amati filari, da cui ottiene i suoi due Orcia Rosso Doc Capitoni e Frasi, in cui la sapienza artigianale fatta di gesti muti ne ridisegna i profili anno dopo anno.
Con una tenacia incredibile, Marco sta al passo con i tempi del mondo del vino moderno, fatto anche di consulenti, di marketing, di packaging. Afferma convinto che il vino ti permette di rendere riconoscibile e personale il tuo lavoro perché lo si crea dall'inizio alla fine, non lo si cede a “metà dell'opera” come il grano. Ed è per questo che nel 1996, con accanto la moglie Antonella, decide di investire nel vino sotto al guida di Fabrizio Ciufoli, e impianta quattro ettari dei cinque totali.
Con altri colleghi di Doctor Wine, abbiamo partecipato ad una degustazione verticale del Capitoni e del Frasi, quasi messi a confronto. vediamo oggi il primogenito, il Capitoni, blend di 80% sangiovese e 20% merlot da vigne impiantate nel 99. 600-700 gr uva per pianta per merlot e 1 kg per sangiovese, 15.000 bottiglie prodotte.