La verticale de Il Pollenza
Se c’è un grande vino bordolese nelle Marche è quello prodotto dalle cantine de Il Pollenza, nella zona di Tolentino, nei colli maceratesi.
Negli anni Duemila il conte Aldo Maria Brachetti Peretti, magnate del petrolio, decise di costruire una cantina al centro di una maestosa tenuta di oltre 200 ettari di cui una sessantina vitati. La sua idea di uomo cosmopolita trovava ispirazione a Bordeaux e indubbiamente il risultato fu un’azienda che richiama in tutto e per tutto uno Château bordolese. Ci troviamo sui Colli Maceratesi, a Tolentino, e il risultato di questo ingente investimento è una cantina che è uno spettacolo. Una delle più belle d’Italia, circondata da una campagna di grande suggestione. Vale una visita, insomma, anche se qui non siamo al centro di una zona considerata particolarmente vocata per la viticoltura.
Ma vuoi per lo zampino di Giacomo Tachis, amico del conte, che impostò i vini, vuoi per gli investimenti fatti, vuoi per le capacità imprenditoriali di Brachetti Peretti, fatto sta che è indubbio che qui i vini vengano bene.
Lo scorso 12 giugno ho avuto il privilegio di condurre, insieme a Carlo Ferrini, uno dei più grandi enologi italiani, una verticale di 7 annate del vino portabandiera dell’azienda, quello che ne porta il nome, un blend bordolese di grande caratura. L’atmosfera era molto suggestiva, nelle sale della casa del conte, qui a Roma, e la degustazione si è rivelata davvero interessante, con vini a dir poco straordinari.
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