Quel Tenores che non stona
Il Tenores è un grande Cannonau, Romangia Igt, che Alessandro Dettori interpreta da par suo, donandoci un vino elegante e di personalità fin dalla prima (spettacolare) annata.
Di Alessandro Dettori, di Badde Nigolosu e dei suoi vini si sa praticamente tutto. Tra i primi a praticare una viticoltura sostenibile in Sardegna nel 2009 ha ottenuto la certificazione biodinamica. Il territorio, la Romangia, è di straordinaria bellezza e potenza. Le scelte produttive sono coerenti e severe e i risultati non si sono fatti attendere e hanno decretato ai vini di Badde Nigolosu un successo planetario.
I vini, tutti derivati da vitigni sardi, sono prodotti senza uso di prodotti chimici in vigna e, in cantina, senza uso di lieviti selezionati, di solfiti aggiunti, chiarifiche o filtrazioni. Le fermentazioni e affinamenti sono praticati esclusivamente in vasche di cemento. Tra i tre Cannonau prodotti abbiamo avuto l’occasione di partecipare a una verticale di Tenores Romangia Igt. Si tratta di una vigna di 5,5 ettari su terreni prevalentemente calcarei, ma non solo, di un’età che va dai 60 ai 90 anni di età.
Il vino in enoteca ha un prezzo di circa 40 Euro.
Tenores 2014
Da uve cannonau. Affinamento in cemento per 30 mesi. Frutto di un’annata che in Sardegna è stata tra le migliori degli ultimi anni, questo 2014 non tradisce le attese. Rubino brillante.I profumi sono irradianti di erbe aromatiche e spezie con una delicata sfumatura di tabacco e pepe nero. Al palato è avvolgente, ancora molto giovane e con tannini succosi ed elegantissimi. Il finale è tonico, lunghissimo.
97/100
Tenores 2012
Le bottiglie di Badde Nigolosu a volte sono piuttosto variabili. Purtroppo questa bottiglia è risultata poco performante rispetto ad altre. Qui sono nitide le note speziate e di piccoli frutti neri accompagnati da una sferzante spruzzata di macchia mediterranea. Al palato è snello, leggermente spigoloso ma con tannini di buona fattura. Per tutti questi motivi ci permettiamo di non punteggiare questa annata.
L’annata molto calda non ha per nulla limitato l’eleganza e la freschezza di questo vino. Complesso nei profumi unisce potenza, equilibrio e dinamismo. I tannini sono perfetti e il finale (leggera CO2) scattante e teso.
93/100
Tenores 2003
Una delle sorprese della verticale. Tutti ricordiamo il terribile calore di quest’annata e appena versato nel bicchiere il vino sembrava tradirla un po’. E’ bastato avere un po’ di pazienza e poco a poco si è affinato, rinfrescato e ha assunto una dimensione di grande complessità ed equilibrio. I tannini sono di pura seta e il finale è lungo, saporito e di grande integrità.
95/100
Tenores 2001
Si tratta di una versione di grande potenza fin dai profumi letteralmente esplosivi di macchia mediterranea e spezie. Al palato è ampio, avvolgente e caldo, i tannini sono dolcissimi e il finale morbido e fresco.
94/100
Tenores 2000
Prima annata di produzione di questo vino e a distanza di 18 anni il pur ottimo ricordo impallidisce di fronte a questo Cannonau semplicemente spettacolare. I profumi sono quelli di Badde Nigolosu: timo, maggiorana, cisto e spezie. Al palato è straordinario per eleganza, freschezza e integrità. La beva è fragrante, i tannini dolcissimi ed il finale interminabile. Una meraviglia.
98/100