I campioni di Autochtona

Sono tante le manifestazioni dedicate al vino che si svolgono in Italia. Alcune più generiche, altre con un tema ben preciso, focalizzato negli anni sempre più. È questo il caso di Autochtona, Forum dei vini autoctoni che si svolge in fiera a Bolzano, giunto quest'anno alla 13a edizione.
Al suo interno due concorsi, ai quali quest'anno sono stata chiamata come giudice. Il primo, “Autoctoni che Passione!” (di cui ero presidente di giuria) ha proclamato i vini vincitori della rassegna, selezionando le 6 migliori etichette tra le oltre 70 finaliste in degustazione. Uno spumante, un bianco, un rosato, un rosso e un dolce, tutti rigorosamente da sole uve autoctone, ai quali si aggiunge il premio Speciale Terroir, assegnato come da tradizione all’etichetta che meglio rappresenta l’espressione del vitigno legato al suo territorio di riferimento. Devo dire che la categoria dei rosati è quella che mi ha deluso di più, troppo pochi i campioni mandati in esame, neanche un Chiaretto gardesano o un Rosato del Salento né un Cesaruolo d'Abruzzo, in pratica assenti le migliori Doc italiane in rosa.
Trovate le schede dei vincitori in calce all'articolo.
Lo confesso, ho assaggiato vini da uve che non avevo mai degustato, come l’invernenga e l'incrocio Bruni (bianchi), la mornasca (rosso) o lo sciaglin (spumantizzato). È molto bello toccare con mano la grandissima varietà del patrimonio ampelografico italiano ed è altrettanto bello vedere che tanti piccoli produttori hanno scelto vitigni anche difficili pur di far emergere le peculiarità della propria zona. È un percorso lungo questo, dove il contributo della tecnica è fondamentale per trarre il meglio da una materia prima che spesso è tutta da capire.
Nel secondo giorno di lavori l'attenzione si è spostata sui vini altoatesini con Vinea Tirolensis e la giuria si è impegnata per giudicare i migliori Lagrein della rassegna Tasting Lagrein. Tre le categorie da giudicare: il miglior Rosso, la migliore Riserva e il miglior Rosato-Kretzer. Ed ecco i vincitori: Alto Adige Lagrein Doc 2015 di Untermoserhof di Georg Ramoser, vignaiolo che nelle ripide vigne a Santa Maddalena produce vini di grande intensità. La migliore Riserva è risultata, per la terza volta nella storia della rassegna, il Taber 2014 Alto Adige Lagrein Riserva Doc della Cantina Produttori Bolzano. Infine nella neonata categoria miglior Lagrein Rosato (Kretzer) ha trionfato il Rosé 2015 Alto Adige Lagrein Doc di H. Lun. Un podio che mette in risalto l'alto livello qualitativo raggiunto sia dai piccoli vignaioli che tra le cantine cooperative della provincia.