I profumi del Sauvignon
In un’epoca in cui tutti parlano di vitigni autoctoni, il Sauvignon, che è un “internazionale”, continua ad essere un vitigno estremamente amato soprattutto per i suoi inconfondibili profumi.
Le origini del vitigno Sauvignon sono con tutta probabilità a Bordeaux, e più esattamente nella zona delle Graves, a sud della città. I bianchi secchi della zona sono prodotti principalmente con quella varietà, con piccole aggiunte di Semillon, talvolta fatti maturare in botti piccole, tanto da avere nel tempo dato vita a una tipologia di grande successo nel mondo. Sempre in Francia, stavolta nella parte più interna della Valle della Loira, vengono prodotti altri grandi bianchi da uve Sauvignon, in particolare a Sancerre e a Pouilly sur Loire, molto spesso senza uso di legno.
Da lì poi la coltivazione di questo particolare vitigno si è diffuso in mezzo mondo. Nella regione austriaca della Stiria, nel Nord Est italiano, e poi in Australia, Cile, California e in Nuova Zelanda, dove a Marlborough ha dato vita a vini molto interessanti.
Tutto questo perché con il Sauvignon si possono ottenere vini inconfondibili, dai profumi molto particolari, dovuti a sostanze che si formano naturalmente durante la fermentazione e che si chiamano tioli. Danno vita ad aromi di sambuco, di salvia, di foglia di pomodoro, di ortica e, nelle zone più calde, anche di pesca e di frutto della passione.
Ve ne propongo tre, tutti italiani, di tre regioni differenti. Iniziamo da quello più nordico. Ce lo propone Elena Walch dalle sue vigne di Castel Ringberg, a Caldaro, in Alto Adige, ed è un classico Sauvignon di quelle zone, profumato e dall’acidità piuttosto evidente che gli conferisce una freschezza e una bevibilità deliziose.
Procediamo verso sud, entriamo in Veneto, e qui la Famiglia Cottini, proprietaria della cantina Monte Zovo, ce ne propone uno che proviene da un vigneto quasi al confine con il Trentino, vicino alle pendici del Monte Baldo. È l’Oltremonte, un Sauvignon di ottima struttura ma anch’esso profumato e piacevolissimo.
Chiudiamo raggiungendo il Collio Goriziano, in Friuli, e qui c’è la Riserva 2016 di Russiz Superiore, prodotto dai vigneti di Capriva, proprio al confine con la Slovenia. È un grande Sauvignon, complesso e longevo, composto e avvolgente.
Tutti e tre sono dei piccoli fuoriclasse, vanno serviti a non più di 12 gradi di temperatura e abbinati soprattutto con crostacei e frutti di mare, proprio come si fa ad Arcachon, che non dista molto da Bordeaux.
Elena Walch
Alto Adige Sauvignon Castel Ringberg 2019
94/100 - € 22
100% Sauvignon. Solo acciaio per cinque mesi sur lie. Giallo verdolino. Molto varietale e tipico, con evidenti sentori di foglia di pomodoro, pesca bianca, sambuco e anice. Sapore molto teso, agile, salino, con una componente di acidità rinfrescante e una buona lunghezza finale.
Monte Zovo
Verona Sauvignon Oltremonte 2020
94/100 - € 20
100% Sauvignon. Solo acciaio sui lieviti per 8 mesi. Giallo verdolino intenso e brillante. Molto varietale, con sentori nitidi di bosso, foglia di pomodoro, pesca bianca, mango e frutto della passione. Sapore pieno, salino, teso, corposo ma agile, caldo, avvolgente e di ottima bevibilità.
Russiz Superiore
Collio Sauvignon Riserva 2016
96/100 - € 24
100% Sauvignon. Acciaio sui lieviti, il 30% della massa matura in barrique. Giallo paglia verdolino brillante. Molto complesso al naso, dove note classiche e varietali di salvia, ortica e frutta esotica si sposano con sentori lievemente speziati e di mandorla fresca. Sapore caldo e teso, di insospettabile agilità, con corpo composto e di ottimo spessore e splendida persistenza finale. Molto buono.