I vini del Cilento che allungano la vita
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Un territorio incantevole, che dalle montagne guarda il mare e in cui la vitivinicoltura sta iniziando a dare risultati interessanti.
Terra di sole, di mare, di vita! Sì, perché per una meravigliosa combinazione di ecosistema, clima, tipo di alimentazione (nel caso specifico la dieta mediterranea, della quale è rappresentante) insomma per lo stile di vita che lo contraddistingue, il Cilento ha la capacità di allungare la vita degli uomini. Questo territorio vanta infatti – non a caso – la più alta presenza di centenari del mondo, superando persino Okinawa, la famosa città del Giappone nota per la longevità dei suoi abitanti.
Che cosa ha di tanto speciale il Cilento?
Intanto morfologicamente è un territorio caratterizzato da montagne, colline e mare, solcato da fiumi e rinfrancato dalla brezza marina, dove i vigneti affondano le radici nell’argilla, nella marna e nel calcare (flysch cilentano), sono esposti alle caratteristiche favorevoli del clima e integrati in un paesaggio rurale intatto.
Uno scenario che rinfranca l’anima con le distese di ulivi verde cenere che si specchiano nel blu del mar Tirreno e allo stesso tempo – quasi a palesare un’asprezza affascinante, tipica degli individui dalla forte personalità – rivela la presenza di raie dall’aspetto lunare. Poi boschi di castagni e di lecci, che si alternano a paesi abbarbicati alle rocce.
Ma soprattutto è verde, c’è tanto verde in Cilento.
Una sorta di paradiso in terra, dove la produzione del vino, come nel giardino dell’Eden, ha la sua importanza, visti anche gli ottimi risultati che si ottengono.
Le cantine sono cresciute in questi anni, alcune hanno ripreso la tradizione vinicola di famiglia, portandola ad un livello professionale, pur rimanendo artigiani della produzione, altre invece, specie quelle gestite da giovani, sono nate sotto la spinta della passione per la viticoltura.
I vitigni locali introdotti ad Elea e a Paestum dagli antichi colonizzatori greci, attraversano numerosi comuni della costa e dell'entroterra, da Agropoli (roccaforte dei pirati saraceni), a Sapri e poi ancora verso l'interno, al confine con la Basilicata. Aglianico, fiano, piedirosso, primitivo, sangiovese, trebbiano toscano, greco, malvasia bianca, e tanti vitigni autoctoni biotipi locali, come l’aglianicone, la santasofia, la mangiaguerra, la rodiana bianca, e l’uva puzo, regalano sorsi interessanti.
Abbiamo selezionato 7 vini che vale la pena assaggiare per conoscere questo territorio che, da studi scientifici ampiamente discussi e comprovati, contiene l’elisir di lunga vita.
Acquachiara Fiano Paestum 2020 Pippo Greco
91/100 - € 10,00
Da uve fiano. Acciaio. Giallo paglia verdolino e profumi freschi di fiori bianchi, pesca, rosmarino e aghi di pino. Bocca sferzante di acidità, verticale, salina e dalla lunga persistenza. Buonissimo.
Tresinus 2018 Agricola SanGiovanni
92/100 - € 17,00
Da uve fiano. Acciaio. Giallo paglierino luminoso. Profumi di ginestre, albicocche, miele, poi tocchi iodati e marini che si alternano alla sfumatura balsamica. Bel corpo, equilibrato, verticale e dalla lunga persistenza. Un vino che invoglia il sorso e che ricorda il territorio di provenienza.
Pietraincatenata 2018 Luigi Maffini
94/100 - € 25,00
Da uve fiano. Il 70% della massa affina in barrique. Giallo paglierino brillante. Profumi di agrumi freschi, basilico, mela verde, macchia mediterranea e frutta bianca. In seconda battuta emerge una chiara nota di salsedine. Bocca composta, fresca e verticale. Persistente e molto lungo. Un grande bianco del sud Italia.
Quercus 2017 Tenuta Macellaro
90/100 - € 30,00
Da uve aglianicone. Acciaio. Colore rosso rubino luminoso. Olfatto giocato su note floreali e fruttate, come il gelso nero e la mora, poi una particolare nuance di liquirizia che ne completa il quadro olfattivo. All’assaggio palesa freschezza e salinità, mentre i tannini rimangono composti e integrati. Un vino fuori dall’ordinario e molto particolare.
Paestum Rosso Difesa 2016 Francesca Fiasco
90/100 - € 32,00
Da uve aglianico 30%, cabernet sauvignon 40%, barbera 20% e ulteriori vitigni autoctoni. Affina 18 mesi in tonneau. Granato luminoso. I profumi predominanti sono la violetta e le spezie dolci, poi mela cotogna, felce e nuance fumé. All’assaggio ha corpo e freschezza, mentre il tannino è in fase di integrazione. Un vino che si esprime con il tempo, suo alleato. Interessante e dalla forte personalità
Cilento Aglianico Primalaterra 2015 Salvatore Magnoni
90/100 - € 20,00
Da uve aglianico proveniente da un'unica vigna. Affina 20 mesi in botti di rovere francese da 10 hl. Rosso rubino granato concentrato. Olfatto di mandorla secca, prugna disidratata, marasca sotto spirito, pomodoro, menta e goudron. Sorso importante, con un corpo solido e tanta materia. Largo, salino e persistente.
Naima Willburger 2009 De Conciliis
91/100 - € 45,00
Da uve aglianico. Affina 5 anni in botti grandi da 30 hl e rimane in bottiglia 3 anni prima dell’uscita dalla cantina. Rosso granato compatto. Spettro olfattivo giocato su note scure come visciole, prugne, tabacco, fave di cacao e sottobosco. Sorso ampio da dove emerge corpo, solidità e persistenza. Salmastro, fresco e dalla lunga chiusura.