La potente anteprima del Sagrantino
Tra le colline morbide di Montefalco, si è presentata l’annata 2015 del “gioiello di famiglia”, che ha mostrato un livello decisamente superiore al passato.
Montefalco. Colline dolci e ondulate, vigneti e uliveti, in lontananza le vette degli Appennini, il Subasio, i monti Martani. Tanta natura e verde tutto intorno. Verrebbe voglia di fare di più per un territorio come questo, una mappa fatta di sentieri da percorrere a piedi e in bici, per apprezzare un territorio che è ricco di storia, vino e di una natura che va respirata. Un percorso tra cantine magari, per digerire i pranzi luculliani da Tabarrini e raggiungere la vicina Bocale, per scendere direttamente dal corso e raggiungere Pardi oppure salire più in alto e scoprire la più solitaria Bellafonte o seguire la strada per Colsanto. E ancora pedalare senza seguire un sentiero preciso, inseguendo il dardo rosso che indica il Carapace. Questo viene voglia di fare, ogni anno, quando si respira il fascino delicato di Montefalco. Quasi un contrappasso del tannino, del corredo polifenolico potente e irruento che marchia i suoi vini, donandogli quel carattere unico e inizialmente un po’ scorbutico, ma inconfondibile.
È tempo di anteprime e di assaggi, e nella Sala Consiliare nella piazza di Montefalco tutto è pronto. 47 vini per un’annata, quest’anno sì, a cinque stelle che inorgoglisce una denominazione che quest’anno celebra un compleanno importante, i suoi primi quarant’anni. È un’annata a cinque stelle anche nell’assaggio, non solo sulla carta, con un complesso di degustazioni di livello decisamente superiore al passato, segno che, soprattutto in cantina, si lavora generalmente con più finezza e cognizione. Tannini più maturi e levigati, meno astringenti che ben si compenetrano con la struttura del sorso, più piena e ricca rispetta alla passata 2014 che, anche se con picchi di grande eleganza, in qualche caso peccava di eccessiva magrezza e qualche squilibrio tra tannino e materia.
Ecco qualcuno (ma quest’anno erano molti) degli assaggi più convincenti. Ovviamente sempre al netto del “masochismo tannico” che contraddistingue ogni anno questo tasting precox fatto di campioni di botte e vini che ancora hanno tanta strada da fare prima di arrivare, col giusto tempismo, nel calice del consumatore.
Montefalco Sagrantino 2015 Adanti
94/100 - € 30
Una certezza. Seppur ancora eccessivamente giovane colpisce sempre per l’eleganza e l’armonia della beva. Da uve sagrantino. Matura in botti di rovere da 30 hl e tonneau. Rubino. All’olfatto esprime sensazioni di frutta e spezie, bacche e china. In bocca è fresco e sapido, dal sorso elegante e armonico. Con lungo finale di frutti rossi, spezie e note fumé.
Montefalco Sagrantino Collenottolo 2015 Bellafonte
93/100 - € 36
Si conferma anche quest’anno uno degli assaggi più convincenti, fine e speziato. Da uve sagrantino. Matura in botti di rovere di Slavonia dai 30 ai 50 hl. Rubino. Naso ricco e potente, sensazioni di frutta rossa e spezie scure, caffè e curcuma. In bocca è irruento e succoso, con tannino poderoso ma già maturo, fresco e lungo.
Montefalco Sagrantino Campo alla Cerqua 2015 Tabarrini
93/100 - € 35
Insieme all’altrettanto buono Colle alle Macchie e al fratello minore Colle Grimaldesco, emerge sempre tra gli assaggi migliori. Da uve sagrantino. Matura in botte di rovere francese. Rubino. Naso terragno e affumicato, frutti rossi, pepe, humus. In bocca il tannino è ricco e profondo, il sorso è sontuoso e pieno, con note di spezie, accenni fumé e frutta rossa.
Montefalco Sagrantino Sacrantino 2015 Fratelli Pardi
92/100 - € 35
Equilibrio e continuità. Da uve sagrantino. Matura in botti di rovere da 26 hl. Rubino. Naso floreale e intenso, frutti rossi, arancia sanguinella, torrefazione, fieno e sbuffi balsamici. In bocca è fruttato e dinamico, dal tannino dolce e già equilibrato.
Montefalco Sagrantino 2015 Romanelli
92/100 - € 35
Due i Sagrantino di Romanelli in degustazione coperta, molto diversi l’uno dall’altro ma entrambi buoni. Il “base” un assaggio dinamico e fresco, il cru Medeo - dai vigneti di Colle San Clemente - potente e pieno, decisamente da aspettare. Presentiamo il primo, più godibile nell’immediato. Da uve sagrantino. Matura in botti di rovere francese. Rubino. Naso speziato e fine, con sensazioni di frutta, agrumi rossi e note vagamente idrocarburiche. Bocca fresca e dinamica, tesa e lunga, elegante.