Ricordi di mare francese

Estate 2016. Il lusso ostentato di Montecarlo con yacht luccicanti e rombi di macchine sportive, il fascino brado di Cap d’Ail con i suoi scogli nudi e impervi, la seduzione antica dei vicoli bui e del porticciolo di Villefranche. Più lontano Grasse, con i suoi profumi di lavanda e violetta. E poi ancora un’azzurra Nizza squassata dal sangue della Promenade e la vicina Antibes, buen retiro di un Picasso ispirato al punto di dipingere Joie de vivre. Ha 65 anni Picasso, è in attesa di un figlio dalla sua nuova musa e amante Françoise Gilot e dipinge nel nuovo studio all’interno del Castello Grimaldi. Da lì si vede il mare. Mille tonalità di turchese, abbracci di sfumature tra cielo e acqua, lo scintillio del sole, il riverbero della sabbia.

Ecco, questi colori, quest’idea di sobria felicità, di spensierato benessere che esprime la Cote d’Azur si concentrano nel quadro di Picasso. Ma per chi non potesse fare un salto in quel di Antibes, un’altra appagante forma di concentrazione si ritrova nei vini rosati della costa. Pallide e antiche sfumature di rosa che già alla vista pacificano i sensi e procurano un lieve benessere. Spesso senza pretese, caratterizzati da un’elegante semplicità.

Io, dopo tramonti sul mare e calici rosati dello stesso colore, la Costa Azzurra l’ho riportata a casa concentrata in bottiglia. Perché amo il momento del ritorno, fatto di serate settembrine e racconti di viaggio, e trovo ancora più seducente impreziosirlo di sensazioni che, in un attimo, riportano alla vacanza.

Ecco quattro ricordi di mare, di tramonti sul porto, di sfumature azzurre intrecciate a nuvole rosa. E scusate i barocchismi, ma lo sciabordio della vacanza non ha ancora lasciato il passo.

Prodotti Correlati