VinoVip Cortina, manifestazione d’alta quota

Una due giorni totalmente immersi nel mondo del vino con interessanti seminari e degustazioni di altissimo livello, presente il Gotha dell’enologia italiana. Questa è VinoVip, organizzata a Cortina da Civiltà del Bere.
Lo confesso, per me che ho la ventura di avere un altro lavoro "vero", l’hobby più bello del mondo è occuparmi di vino, così capita che nel mezzo della lavorazione della Guida Essenziale ecco l'occasione, per motivi di lavoro, di andare un weekend a Cortina fuggendo dalla canicola romana per partecipare a VinoVip. Una bellissima manifestazione con una partecipazione veramente di alto livello con moltissime delle aziende più significative d’Italia.
L’organizzazione di Civiltà del Bere, supportato da Sopexa Italia, è stata ineccepibile, con un programma variegato che vedeva oltre alle degustazioni classiche anche incontri su tematiche sensibili che passavano dal possibile collegamento tra terroir e vino, al comunicare il nostro mondo in maniera diversa, a come entrare nei mercati emergenti. Insomma tre tematiche importanti, attuali e ben sviluppate da relatori di buona qualità ed egregiamente condotti da Alessandro Torcoli. Purtroppo questi seminari hanno avuto dei momenti poco interessanti quando taluni produttori hanno preso la parola con interventi assolutamente autoreferenziali e privi di spessore, ma in ogni caso il bilancio complessivo è stato positivo, avendo offerto spunti di riflessione rilevanti. Sarebbe bastato questo per giustificare il viaggio ma poi la cornice di Cortina e dei suoi rifugi in quota, dove si svolgevano alcuni punti del programma tra cui il mitico "Wine-tasting delle Aquile", ha fatto il resto. Lavoro sì, ma che lavoro… più simile a una vacanza, ad essere sinceri.
L’affluenza del pubblico è stata entusiasta ed entusiasmante per gli operatori, con i vari seminari completi con largo anticipo sull’inizio dei lavori. Un chiaro segnale che le manifestazioni di alto livello e organizzate bene sono gradite dal pubblico anche se il prezzo del biglietto non era popolare (in termini assoluti) ma assolutamente irrisorio rispetto ai vini in degustazione. Per noi di DoctorWine una manifestazione interessante e anche utile per fare alcune verifiche su vini già assaggiati, proprio in vista della chiusura della Guida Essenziale. Particolarmente gradita per noi la sezione piccola ma interessante dedicata a “Giovani sognatori e piccole patrie“ che vedeva presenti alcuni produttori meno noti o brillanti interpreti di nuovi territori. Altro momento interessante è stata l’intervista a Riccardo Cotarella, che ha raccontato i momenti più significativi della sua carriera e la sua visione del vino.
Quelle che seguono sono alcune degustazioni effettuate al banco d'assaggio dei "giovani sognatori".