L’Olivaio, un grande produttore di olio marchigiano
Sempre di grande pregio è l'extravergine Spalià, monocultivar di tenera ascolana.
L’Olivaio nasce nel 1962 e da allora tre generazioni di frantoiani si sono succedute, ampliando i propri possedimenti e rinnovando la struttura. Recentemente sono entrati a far parte dell’azienda due giovani soci, Davide Morganti al fianco del “maestro” Valter Cestini.
Attualmente il patrimonio è composto da 10.200 piante, distribuite su 37 ettari, dalle quali si ricavano 1.500 quintali di olive e circa 218 ettolitri di olio. Le colline dove si trovano gli ulivi sono quelle intorno alla sede di Castelleone di Suasa, e poi a Ostra Vetere, Ostra e Offida.
Due gli extravergine presentati al nostro panel di degustatori, entrambi monocultivar: Suasae (varietà raggia) e l’ottimo Spalià (ascolana tenera), che affiancano nella produzione due blend Igt Marche, il Kryà (bio) e il Verde, e il blend “base” Olivaio.
Spalià
Monovarietale ascolana tenera. Fruttato medio. Ciclo continuo. È di un bel colore giallo dorato intenso con riflessi verdolini, limpido. Al naso è ampio e avvolgente, ricco di sentori fruttati di pomodoro di media maturità, mela bianca e banana, cui si affiancano toni vegetali di fave e sedano. Fine e di carattere in bocca, sprigiona note di lattuga di campo e chiude con ricordo balsamico di basilico, menta e prezzemolo. Amaro deciso e piccante spiccato.
Circa € 17 la bottiglia da lt. 0,500.
Prodotti Correlati
Prodotto | Produttore | Pubblicato il | Autore | Leggi | |
---|---|---|---|---|---|
Spalià
|
L’Olivaio | 06/02/20 | Marco Oreggia e Laura Marinelli |
Monovarietale ascolana tenera. Fruttato medio. Ciclo continuo. È di un bel colore giallo dorato intenso con riflessi verdolini, limpido. Al naso è ampio e avvolgente, ricco di sentori... Leggi tutto |