È nata una stella: Le More Bianche
È con l'annata 2015 che Alessandro Bovio decide di vinificare il nebbiolo della sua Vigna San Bernardo, nella Docg Roero. Ed ha fatto un piccolo capolavoro
Quando da vecchi assaggiatori si riesce a scovare un produttore nuovo, che inizia ora e che propone vini che riescono ancora a emozionarci si capisce quale sia il senso più autentico del nostro lavoro. A me è capitato di recente, nell’ambito di Roero Days, una delle più belle e interessanti kermesse enologiche d’Italia.
Durante una cena ho incontrato un giovane viticoltore, Alessandro Bovio, che ha presentato un Roero 2015 davvero interessante. L’azienda prende il nome da un albero di gelso centenario che domina il vigneto e che produce, appunto, delle dolcissime more bianche. Lui per alcuni anni ha lavorato come consulente, poi, proprio da quella vendemmia del 2015, ha deciso di provare a fare alcuni vini frutto delle uve che coltiva negli appena 2,30 ettari, metà coltivati a barbera e metà a nebbiolo.
Proprio da quest’ultimo vitigno della Vigna San Bernardo ha prodotto per la prima volta il “suo” vino. Viticoltura assolutamente sostenibile, stile di vinificazione ispirato al rispetto di ambiente e di origine, ma soprattutto un vino buonissimo, tecnicamente ineccepibile, frutto di un’artigianalità intelligente e “alta” al tempo stesso. Un piccolo capolavoro, insomma, che vi propongo sugerendovi di andarvelo a conquistare, visto che non costa neanche una follia e vale molto più del prezzo richiesto. Eccovi le note di degustazione.
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Vigna San Bernardo 2015
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