Verdicchio Sartarelli, squisito da pasto

Il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico 2017 di Sartarelli  è un vino rotondo e potente, dall'ottimo prezzo.

Siete nei Castelli di Jesi e cercate Verdicchi giocati sui chiaroscuri e sulle sottrazioni? Bene, cambiate pagina. Perché quando si parla di Sartarelli, si parla dei Verdicchio più solari, sorridenti e comunicativi che si possano immaginare.

Uno stile aziendale che esalta la pienezza dei verdicchio di Poggio San Marcello e Montecarotto, e che per la denominazione fu – e continua ad essere – una manna dal cielo. Era il 1997 e all’International Wine Challenge di Londra, che allora era forse il più importante concorso enologico del Vecchio Continente, la selezione Contrada Balciana 1995, vendemmia tardiva grassa e alsazianeggiante con una parte di muffa nobile, fu premiata migliore bianco del mondo.

Da allora Sartarelli non si è mai rinnegata e anzi ha allargato la propria firma a un eccellente spumante, il Sartarelli brut, voluminoso e carnoso. Ma il vino che è sempre rientrato maggiormente nelle corde degli appassionati, anche per il suo prezzo"popolare",  resta il Classico che, senza rinunciare ai tratti appena descritti, non tradisce mai la propria disponibilità alla tavola. Un vino che raggiunge l’apice attorno al quinto anno dalla vendemmia, ma che nella versione 2017 è già – semplicemente – squisito. E non è affatto una novità.

Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico 2017 

Da uve verdicchio. Affinamento in acciaio. Paglierino pieno ma vivace, al profumo è molto chiaro e aperto, con pera Williams, melone, mandorla dolce e un tocco di pietra focaia. Il palato è rotondo e saporito, fruttato, il finale su note di albicocca e lieve amarognolo, potente, caldo. Un vino di facilissimo abbinamento, da tutto pasto, ma ideale per i primi piatti della cucina di mare. Strepitoso rapporto qualità prezzo.

Bottiglie prodotte circa 200.000.

90/100

€ 10

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