Alla scoperta dell’albanella

di Luigi Buonanno 10/05/16
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Alla scoperta dell'albanella

Fattoria Mancini è un’azienda a conduzione familiare dal 1861. A differenza di molte zone delle Marche l’uva più coltivata dai Mancini è il pinot nero. Infatti l’amministrazione Napoleonica identificò nelle colline che si affacciavano sull’Adriatico, nella provincia di Pesaro,  uno speciale terroir per questa uva. Oltre al pinot nero, Luigi Mancini, che ha ereditato e segue con passione ogni aspetto della produzione dei suoi vini, coltiva sangiovese e le autoctone varietà ancellotta (rossa) e albanella (bianca).
Le vigne di albanella sono a Roncaglia che si trova al limite del Parco Naturale di San Bartolo a pochissimi chilometri dal mare. In passato l’albanella venne confuse per trebbiano toscano e per questo motive molti produttori della zona iniziarono ad espiantarla. I Mancini notarono che le loro vigne si comportavano in maniera differente dal comune trebbiano toscano e dopo ricerche fatte con l’aiuto del professor Attilio Scienza conclusero che le loro viti erano della dimenticata varietà albanella. È grazie a loro se ancora oggi abbiamo degli esemplari di albanella.
Quest’uva produce un vino di buon corpo e di grande mineralità, in ottime annate può durare anche diversi anni.

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