Bianchi fermi lombardi

di Redazione 28/02/23
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Montelio oltrepo pavese potatura

Dicendo “Lombardia”, è naturale pensare alle bollicine (Franciacorta e Oltrepò Pavese) o ai corposi rossi della Valtellina, ma la viticoltura regionale non si esaurisce qui. Vi proponiamo due insoliti bianchi, sempre entro i 15 euro.

Sono 30 gli ettari vitati che Luca Formentini, proprietario del Podere Selva Capuzza, conduce in provincia di Brescia, a Desenzano del Garda, tra Doc bianche e rosse, vini fermi e spumanti del lago di Garda. La famiglia Formentini offre visite e degustazioni guidate ma anche ristorazione e alloggi in Cascina Capuzza, luogo dove la quiete regna sovrana. 

Accanto agli ottimi Lugana, propone un bianco che ci piace segnalare per la sua personalità: il Campo del Soglio, prodotto con uve Tuchì (che sarebbe l’ex-Tocai) in una piccolissima denominazione, quasi a rischio estinzione: la doc San Martino della Battaglia. Dai vigneti e dalla cantina si gode la vista della torre di San Martino della Battaglia, monumento che lascia un ricordo indelebile della storia passata di questo territorio.

L’altro vino che vi proponiamo proviene dalla parte opposta della regione, il comune di Codevilla in provincia di Pavia. Qui Caterina e Giovanna Brazzoli, sorelle, rappresentano la settima generazione della famiglia che oltre un secolo e mezzo fa, ha fondato Montelio, famosa cantina dell’Oltrepò. Chi ha qualche anno ricorderà le appassionate schede dedicate ai loro vini da Luigi Veronelli sul suo Catalogo Bolaffi dei Vini d’Italia, negli anni Settanta. Ora l’azienda prosegue con piglio deciso, presentando sempre vini interessanti e ben fatti. 

Abbiamo scelto il Nulla Hora, prodotto con uve Müller Thurgau, il vitigno semi-aromatico creato verso la fine dell’Ottocento in Germania dall’enologo Hermann Müller originario della cittadina svizzera di Thurgau (da cui il nome) dall’incrocio tra Riesling Renano e un altro vitigno bianco. C'è chi dice si trattasse di Sylvaner, chi di Chasselas, chi ancora di Gutedel o di Madaleine Royal. In ogni caso, questo vitigno fu piantato in azienda nel 1951 e questo ne è il risultato.

Cliccare sui nomi dei vini per aprire la scheda.

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