L’uvaggio bordolese in Trentino
Cabernet sauvignon, Cabernet franc, Merlot, Carmenère. Vitigni di origine internazionale che hanno trovato un’ottima collocazione in Trentino, dove danno luogo a vini molto interessanti.
Il Trentino è una zona estremamente ricca di vitigni, sia vitigni autoctoni o di antica coltivazione, (quali Lagrein, Marzemino, Moscato giallo, Moscato rosa, Müller Thurgau, Nosiola, Rebo e Traminer aromatico), sia varietà internazionali (quali Cabernet sauvignon e Cabernet franc, Merlot, Carmenère, Pinot nero, Pinot grigio, Chardonnay, Pinot bianco, Riesling e Sauvignon).
Se per la Doc Trentino Rosso (il blend) si è preferito l’utilizzo del solo uvaggio bordolese, questo la dice lunga su quanto siano ben ambientati in zona Cabernet & co. E in effetti è proprio su questo uvaggio che ha puntato la Cavit, la grande cooperativa di secondo livello, per il suo primo vino rosso, il Trentino Rosso Superiore Quattro Vicariati. Ma in provincia troviamo un altro produttore che ha portato a livello internazionale l’uso di questo uvaggio in Trentino: stiamo parlando di San Leonardo che con il suo primo vino (il San Leonardo, appunto) riceve consensi e riconoscimenti a livello mondiale. Sempre giocando con queste uve, San Leonardo propone altri due vini: il Villa Gresti, a base merlot, e il Terre di San Leonardo, il suo terzo vino, che per via del prezzo favorevole è entrato nella nostra guida Vini per tutte le tasche.
Tornando alla Cavit, ricordiamo che è un vero sistema produttivo regionale, nella sua modernissima cantina passano i tre quarti del vino trentino e dal suo andamento semplicemente dipende il reddito agricolo di migliaia di famiglie. I vini, soprattutto nel settore della spumantistica con la linea Altemasi, sono come minimo corretti, come massimo straordinari. Del resto commercializza e in parte produce vini frutto delle uve di migliaia di conferitori diretti o di altre undici cantine cooperative trentine. Da circa 800.000 quintali di uve lavorate è persino facile operare selezioni di altissimo livello.
Tutt’altro discorso se parliamo di San Leonardo. Sembra quasi che la signorilità, la gentilezza nei modi, la cortesia antica di Carlo e Anselmo Guerrieri Gonzaga finiscano, chissà come, nei loro vini. Ci dev’essere una magia a San Leonardo, luogo dalla storia infinita, che un tempo segnava, dalla parte asburgica, il confine con la Repubblica di Venezia e, quindi, con l’Italia. Carlo, che di storia col suo nome se ne intende, tende a minimizzare, come si sorprende quando gli si dice che i suoi vini sono straordinari. E la stessa aristocratica signorilità la si trova nel figlio Anselmo.
Oggi proponiamo quindi i loro vini, che costano entrambi 15 euro: il Trentino Rosso Superiore Doc Quattro Vicariati 2017 e il Vigneti delle Dolomiti Igt Terre di San Leonardo 2018.
Trentino Rosso Superiore Quattro Vicariati 2017 Cavit
95/100 - € 15,00
Cabernet sauvignon 65%, Merlot 30%, Cabernet franc 5%. Matura un anno e mezzo in barrique. Rubino molto intenso e vivo. Avvolgente, speziato, nitido, con sentori di mirtillo, ribes nero, accenni di erbe aromatiche e di spezie dolci. Sapore pieno e caldo, molto elegante e composto, con tannini fitti ma perfettamente integrati, corpo agile e deliziosa bevibilità.
Vigneti delle Dolomiti Terre di San Leonardo 2018 San Leonardo
92/100 - € 15,00
Cabernet Sauvignon 50%, Merlot 40%, Carmenère 10%. Affina per l’80% in vasca di cemento e un 20% in barrique di rovere francese per 18 mesi. Rubino intenso e vivo. Nitido, fruttato, lievemente speziato e balsamico, con note di lampone, erbe aromatiche, ciliegia scura. Sapore salino, agile, molto piacevole, di deliziosa bevibilità.