Lazio fra tradizione e modernità

di Redazione 18/04/23
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Cotarella Capizucchi

Se escludiamo le terre del Cesanese, il Lazio è sempre stato conosciuto per i vini bianchi. Ne segnaliamo due, un classico Est! Est!! Est!!!, da uvaggio tradizionale, e un vino antico, una Malvasia Puntinata, con una denominazione moderna: la Doc Roma.

Con il primo vino ci troviamo nella Tuscia, in provincia di Viterbo, e testimonianze storiche ci rassicurano sulla produzione di vino in loco fin da epoca etrusca senza interruzione fino ai giorni nostri. Tra le storie che si raccontano a chi si avvicina al vino italiano, vi è proprio quella del nome di questo vino, l’Est! Est!! Est!!! di Montefiascone, dove la scritta “est” (= c’è) doveva indicare la presenza di un buon vino, da cui la ripetuta iterazione per indicare che il vino era ottimo. Era il “codice” stabilito nel 1111 tra un signore giunto in Italia al seguito dell'Imperatore Enrico V e il suo servitore. Questo vino antico si produce, da disciplinare, con Trebbiano Toscano (localmente detto Procanico), Trebbiano Giallo (localmente detto Rossetto o Roscetto), Malvasia Bianca Lunga e Malvasia del Lazio, da soli con un piccolo saldo di altre uve bianche. 

L’antica tradizione non è riuscita a preservare la qualità del vino, come spesso è avvenuto in zone italiane storicamente note, ma la famiglia Cotarella ne propone uno davvero delizioso. Né i fratelli Renzo e Riccardo Cotarella né il colosso creato tra Lazio e Umbria hanno bisogno di presentazioni. Sono tanti i vini (e i successi) di questa azienda nata nel 1979 a Montefiascone. Ormai, dopo quasi trentacinque anni, la gestione è passata nelle mani della nuova generazione al femminile, quella di Dominga, figlia di Riccardo, e di Enrica e Marta, figlie di Renzo, mentre la direzione tecnica è saldamente nelle mani di Pierpaolo Chiasso. 

Il secondo vino, invece, nasce nel territorio di una denominazione giovane, la Doc Roma, ed è prodotto un’azienda giovane, nata in quella che fu un’antica tenuta agricola seicentesca. Si trova proprio davanti al Santuario del Divino Amore, sulla via Ardeatina, ed è uno dei rari vigneti situati nel comune di Roma. Se ne occupa il giovanissimo Dario Diana, con la collaborazione di un enologo molto esperto, Lorenzo Costantini. Per ora la produzione è piccola, ma sta crescendo con l’entrata in produzione di altri vigneti. 

La varietà scelta per questo vino è la Malvasia Puntinata, chiamata più comunemente Malvasia del Lazio e spesso confusa erroneamente con la Malvasia di Candia e con la Malvasia del Chianti. La sua notevole sensibilità alla maggior parte delle malattie della vite ha spinto molti produttori a sostituirla con la Malvasia di Candia, più resistente ma dalla qualità inferiore. Oggi si sta procedendo progressivamente a un reimpianto di questo vitigno e non è raro trovare grandi vini ottenuti esclusivamente con questo tipo di Malvasia, come questo che vi segnaliamo.

Nello spirito di questa rubrica, trovate entrambi i vini proposti ad un ottimo prezzo: 10 euro. Cliccate sul nome per leggere la scheda del vino.

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