Nerbo e piacevolezza
Bonfiglio Carra è giovane, così come l’azienda, nata nel 1992. Le idee sono chiare fin da subito, coniugando pochi concetti fondamentali e portati avanti con grande coerenza: rispetto della natura, qualità, rese basse, ricerca continua che porta un affinamento tecnico inscindibile dall'ottenere risultati rilevanti.
Il paesaggio circostante è fiabesco, le dolci colline parmensi con vista privilegiata, quel castello di Torrechiara troneggiante sulla valle e di bellezza unica, da mozzare il fiato. La cura delle vigne è maniacale, l’interventismo esclusivamente legato al supporto necessario alla produzione dei grappoli benedetti. Persino la cantina è stata ristrutturata, recentemente, seguendo le norme della bioedilizia.
L’intera gamma dei vini è notevole dal punto di vista qualitativo. Le produzioni sono limitatissime, l’animo artigiano non porta a sviluppare numeri rilevanti. Come vezzo personale, qualche vitigno internazionale, soprattutto pinot nero e chardonnay per la spumantizzazione, sauvignon e merlot. È famoso, in loco, per un vino senza denominazione, un blend fra malvasia di Candia aromatica e moscato petit grain, che è una delizia, purtroppo prodotta in quantità“confidenziali”.
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