La più brava sei tu

Mi ha fatto piacere constatare che al 33° posto della classifica dei migliori vini del mondo stilata da Luca Gardini ed uscita di recente sul settimanale Panorama ci sia lo Chevalier Montrachet 2010 di Anne Claude Leflaive. Personalmente lo avrei messo fra i primi dieci, e di sicuro miglior bianco dell’anno, così come il Batard Montrachet della stessa annata e della stessa azienda. Ma va bene anche così. C’è da dire che si tratta di due vini immensi, biodinamici (e questo fa capire una volta di più, se ce ne fosse bisogno, che si possono fare in biodinamica vini eccezionali), frutto di una vendemmia, la 2010,  che si ricorderà a lungo, in Borgogna e non solo, visto che è forse la prima vera vendemmia del secolo nel mondo.

Ho assaggiato quei vini insieme, per quanto mi riguarda e ne possa capire, sono davvero molto vicini alla perfezione stilistica e qualitativa. Più teso e persino più elegante, se possibile, lo Chevalier Montrachet, più potente il Batard Montrachet, ma entrambi davvero impressionanti per classe, equilibrio e persistenza, con il solo, comprensibile limite di essere ancora molto giovani per poter esprimere tutta la complessità che hanno in potenza, e che ora si può solo intuire. Certo, il prezzo, soprattutto in Italia, è di quelli che fanno tremare le vene dei polsi, circa 400 euro a bottiglia. E’ partita una corsa all’acquisto, anche speculativa, che li ha resi vini quasi irraggiungibili per la maggior parte degli appassionati “normali”. Però quei vini sono davvero immensi e Anne Claude Leflaive credo sia allo stato attuale la migliore interprete della Borgogna bianchista, che è come dire la più brava del mondo o giù di lì.

Sul mio personalissimo cartellino avevo 99/100 per lo Chevalier Montrachet e 98/100 per il Batard Montrachet, ma credo che entrambi rappresenteranno la perfezione tra qualche anno. A me resta l’emozionante ricordo di due bianchi straordinari e un po’ di rimpianto per non essere abbastanza ricco da comprarne altre bottiglie.