Poggio di Sotto presenta il ristorante Boccon DiVino 1992

Le aziende vinicole abbracciano i ristoranti. Per la rubrica “Ristorante amico”, un produttore presenta uno dei suoi ristoranti preferiti, che a sua volta propone una ricetta in abbinamento a un suo vino.
La storia del Boccon DiVino, nasce a Montalcino nel 1992 dall'amore di Mario e Vanna Fiorani per i sapori genuini di questa generosa terra Toscana aiutati in questa coraggiosa scelta di vita da due delle loro tre figlie, Marina e Alessandra, che fin da subito, e giovanissime, cominciano a lavorare al loro fianco rendendo questo sogno la solida realtà che è oggi.
Vanna era nata a Montalcino e, fatto tesoro della tradizione culinaria del suo paese, lo ha tramandato alle figlie, in particolare ad Alessandra che giovanissima prende in mano le redini della cucina. Mario, milanese, appassionato da sempre della buona cucina, amava scoprire, personalizzandole, le vecchie ricette toscane, spesso dimenticate.
Dal 2000 la cucina è in mano alla creatività di Alessandra che trasmette nei suoi piatti la sua passione per il buon cibo, utilizzando solo prodotti Italiani e seguendo la stagionalità dei prodotti. L'accoglienza degli ospiti è invece affidata da subito alla professionalità e alla gentilezza di Marina che può sempre contare del validissimo aiuto dello staff di sala.
La tradizione è il fiore all'occhiello di questo locale ma viene riproposta in chiave moderna e utilizzando tecniche di lavorazione all’avanguardia che esaltano le materie prime utilizzate.
Grazie alle due bellissime sale panoramiche è possibile ammirare, assaporando piatti prelibati, uno dei panorami più belli ed estesi della zona.
Il tempo come per incanto rallenterà e magicamente la vostra sosta al Boccon DiVino diventerà un'esperienza che vi resterà nel cuore!
La ricetta proposta:
Antico Peposo alla Fiorani con il Cecio delle Crete Senesi al Rosmarino
Ingredienti per 8 persone:
1,6 kg di gota di manzo, 1 bottiglia di Brunello, 1 cucchiaino di pepe verde in grani, 1 cucchiaino di aceto balsamico, ½ cucchiaino di sale grosso, 2 cucchiaini di pepe nero macinato, 1/2 cucchiaino di finocchietto selvatico, 2 chiodi di garofano, 1 spicchio di aglione in camicia
Per i ceci: 600 gr. ceci secchi ammollati una notte, aglione q.b., rosmarino q.b., sale
Procedimento:
Pulire la gota dalle parti callose e dividerla in pezzi di media grandezza.
Preparare un sacchettino con il pepe nero, il finocchietto, i chiodi di garofano e l’aglione.
Mettere la carne a marinare nel Brunello per una notte con il pepe verde, il sale grosso, l’aceto e il sacchettino aromatico.
Trasferire il tutto in una pentola di ghisa e cuocere a fuoco basso, semicoperto, finché la carne non risulti morbida, il tempo di cottura varia a seconda della grandezza dei pezzi e dalla qualità della carne.
Togliere la carne e far ridurre la salsa fino alla consistenza desiderata, avendo cura di rimuovere il sacchetto aromatico.
All’occorrenza aggiungere poca fecola di patate, assaggiare e regolare di sale se necessario.
Per i ceci: preparare un soffritto con aglione e rosmarino, aggiungere i ceci con tutta l’acqua, due pizzichi di sale e cuocere per circa un’ora, la cottura varia secondo la grandezza dei ceci, quindi assaggiare e se necessario prolungare la cottura.
Quando la salsa di vino sarà pronta unire la gota e servire ben caldo su un letto di ceci.
Vino in abbinamento:
Poggio di Sotto Rosso di Montalcino Doc 2017
Rubino leggermente granato. Olfatto classico su note di erbe officinali, tabacco, cenni floreali, molto personale e caldo con sentori fruttati di pesca gialla. Trama gustativa intensa, raffinata con tannini di classe. Molto articolata la progressione mentre il finale è saporito e molto persistente.
Zona di produzione: Castelnuovo dell’Abate, nella vallata del fiume Orcia, in comune di Montalcino (SI). Le vigne sono poste a 200, 300 e 450 m. sul livello del mare con diverse esposizioni e su terreni ricchi di scheletro e molto poveri.
Vitigno: sangiovese 100%. La forma di allevamento del vigneto è a cordone speronato.
Vendemmia: avviene manualmente in piccole cassette e le uve vengono selezionate con lo stesso rigore applicato per il Brunello. Da una delle annate più calde e siccitose di sempre, è conseguita una selezione maniacale delle uve che perciò hanno mantenuto un’ottima ricchezza di frutto e acidità, grazie soprattutto alla tempestività nella raccolta, iniziata il 25 agosto e terminata il 27 settembre
Vinificazione: in tini di legno, fermentazioni spontanee e macerazioni molto lunghe, con rimontaggi all’aria. Maturazione in botti di rovere da 30 hl per 20 mesi. Il vino è stato imbottigliato nel mese di Dicembre 2019.
Gradazione alcolica: 14% vol.
Produzione: 20.000 bottiglie
Temperatura di servizio: 16-18°C.
Abbinamenti consigliati: carni rosse arrosto e brasate, cacciagione e formaggi stagionati.