Spaghetti, uovo in camicia, salsiccia e pecorino romano

Ricco piatto ideato dallo chef marchigiano Filippo Ciavarini. Suggeriamo l’abbinamento con il Barolo del Comune di Barolo 2016 Marchesi di Barolo.
Ingredienti per 4 persone:
400 g spaghetti alla chitarra; 140 g salsiccia di suino fresca; 200 g di Pecorino Romano Dop; 100 ml panna; 100 ml latte intero; 4 uova intere; 2 g sale; 2 g pepe colorato sminuzzato.
Procedimento:
Mettere a bagnomaria la panna con il Pecorino Romano grattugiato fino ad ottenere una crema vellutata.
Versare il latte in un tegame e spezzettarvi la salsiccia, cuocendo a fiamma moderata.
Cuocere gli spaghetti al dente in abbondante acqua bollente salata. Nella stessa acqua, cuocere le uova in camicia e tenerle da parte.
Scolare gli spaghetti, condire con una parte di crema di Pecorino Romano e la salsiccia sminuzzata.
Versare sul fondo del piatto la restante crema di Pecorino Romano, adagiare il nido di spaghetti mantecati e finire con l’uovo in camicia e una spolverata di pepe colorato.
Vino in abbinamento:
(a cura di Stefania Vinciguerra)
Barolo del Comune di Brolo 2016 Marchesi di Barolo
Il colore è rosso granato, con sfumature rubino. Il profumo è intenso e persistente con netto sentore di spezie, cannella, assenzio, tabacco e rosa di macchia. Il gusto è pieno ed elegante, con tannini morbidi e avvolgenti.
Zona di produzione: esclusivamente vigneti di proprietà “Crus Storici” posti nel Comune di Barolo su colline di buona pendenza formate da terreni calcareo argillosi intercalati da strati compatti di arenaria grigia e ricoperti da sabbie quarzose e limo finissimo.
Vitigni: Nebbiolo 100%, coltivato con sistema Guyot basso su colline di buona pendenza, a volte assai ripide.
Vinificazione: l’uva, raccolta esclusivamente a mano, giunge in cantina integra e viene rapidamente pigiata e diraspata delicatamente per estrarre dalla buccia e dalla zona più esterna dell'acino solo le frazioni più nobili ed aromatiche. La fermentazione, a temperatura controllata, avviene in vasche termo condizionate. La macerazione sulle bucce dura circa 8 giorni, durante i quali vengono effettuati periodici rimontaggi soffici, così da permettere al mosto di appropriarsi di tutti gli oligoelementi presenti e di estrarne delicatamente il materiale colorante. La svinatura avviene solo quando tutto lo zucchero si è trasformato in alcol. Travasato in tini di cemento vetrificato, appositamente realizzati con un isolamento in sughero, il vino mantiene a lungo la temperatura post-fermentativa di circa 22° C. In questo modo la fermentazione malolattica si avvia e termina spontaneamente in tempi brevi. Questo vino è maturato per 23 mesi nelle tradizionali botti di rovere di Slavonia di medie e grandi dimensioni. Prima di essere messo in commercio completa il suo affinamento in bottiglia per alcuni mesi.
Gradazione alcolica: 14,5% Vol.
Temperatura di servizio: 18° C
Abbinamenti consigliati: Si accompagna alle tradizionali paste all’uovo langarole, i Tajarin, ai ravioli di carne, alle pietanze di carni rosse, ai bolliti, brasati ed alla selvaggina. È compagno ideale delle tome di pecora e capra e dei formaggi a pasta dura stagionati.
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