Grattamacco Bolgheri Superiore 2017 - 35° Vendemmia
Il podere Grattamacco, di proprietà della Collemassari di Claudio Tipa dal 2002, è stato tra i primi a credere e investire nel territorio di Bolgheri. Con l’annata 2017 celebra la 35° vendemmia dell’omonimo vino.
Quando si parla di Bolgheri il pensiero va subito a una zona estremamente vocata per la produzione di vino rosso, lungo la costa Toscana, che ha avuto un rapido e notevole sviluppo. Sebbene l’anno scorso si sono celebrati i 25 anni della Doc, qui l’enologia è approdata intorno agli anni ’60 e si è subito contraddistinta per l’utilizzo delle uve tipiche del taglio bordolese.
Il podere Grattamacco nasce nel 1977, azienda secondogenita dopo Tenuta San Guido e pertanto tra i primi a credere e investire in questo territorio. Negli ultimi 40 anni infatti molti viticoltori e imprenditori sono arrivati a Bolgheri e hanno voluto lasciare il segno in questa zona emergente, considerata la nuova frontiera del vino toscano. Se agli albori si contavano solo un pugno di produttori, a oggi Bolgheri conta più di 50 aziende vitivinicole. Ad incoraggiare i nuovi arrivi in questa terra sono stati i risultati eccezionali in termini di qualità e successo dati dai pionieri di Bolgheri, tra cui si annovera per l’appunto Grattamacco.
L’azienda è di proprietà della Collemassari di Claudio Tipa dal 2002, che allora commentò così questa acquisizione: “Quando vidi l’azienda pensai che quel piccolo gioiello vitivinicolo avrebbe potuto rappresentare una sorta di modello in miniatura di ciò che stavo realizzando a Collemassari. Un campo di regata che mi avrebbe consentito di allenarmi, mettendo a punto performances significative.”
Il podere è posto sulla sommità di una collina che si affaccia sul mare vicino a Castagneto Carducci; la sua posizione privilegiata permette di godere di un clima asciutto e mite, con notevoli escursioni termiche soprattutto alla fine dell’estate; clima che consente di coltivare non solo le uve francesi, ma anche vermentino e sangiovese. La presenza del sangiovese è una peculiarità qui a Bolgheri, dove vengono coltivate principalmente uve francesi come cabernet sauvignon, cabernet franc, merlot e syrah. Questa caratteristica rende Grattamacco un’azienda unica nel suo genere e il suo Bolgheri Superiore un’icona di questo territorio.
L’azienda si estende su un’area di 74 ettari di cui 27 ha impiantati a vigneto e 10 ha a oliveto, l’area rimanente è coperta da boschi ed è confinante con una vasta zona boschiva di circa 1600 ettari. I vigneti, coltivati secondo i dettami dell’agricoltura biologica, sono suddivisi in 7 microzone e posti su terreni con 3 tipologie di suoli: arenarie, calcaree e argille miste; si trovano a un'altitudine di circa 100-200 metri sopra il livello del mare, in una posizione protetta nella zona collinare di Bolgheri.
Dopo la vendemmia, che di solito avviene nella seconda settimana di settembre, si procede alla selezione delle uve e alla diraspa pigiatura. Segue fermentazione spontanea in tini troncoconici aperti di legno di rovere da 7 hl. Successivamente avviene la maturazione in barrique di rovere francese per 18 mesi circa, seguiti da 12 mesi in bottiglia.
La storica cantina ristrutturata nel 2013, celebra con l’annata 2017 la sua 35° vendemmia dell’omonimo vino con un’etichetta commemorativa. Il blend delle uve è rimasto immutato negli anni: cabernet sauvignon (65%), merlot (20%) e sangiovese (15%) da vigne tra le più vecchie di Bolgheri coltivate nel rispetto dell’ambiente e con certificazione biologica da più di vent’anni.
Questa storica etichetta rappresenta un connubio unico tra le varietà di cabernet e merlot, tipiche della zona e il sangiovese, che per Bolgheri costituisce invece una rarità.
Commenta così l’annata l’enologo Luca Marrone, alla sua 15° vendemmia qui a Grattamacco: “La 2017 è stata caratterizzata da un inverno non troppo freddo e piuttosto siccitoso con una ripresa vegetativa anticipata. Il clima caldo e le scarse precipitazioni hanno sicuramente favorito la maturazione delle uve con la vendemmia più anticipata della storia del Podere. Macerazioni più brevi per mantenere la freschezza e l’equilibrio del vino, unitamente ad una resa bassa si sono tramutati in vini di qualità, sicuramente ricchi e strutturati ma equilibrati e complessi”.
Il forte carattere del terroir di origine, dona da sempre una marcata identità a Grattamacco e anche in un’annata piuttosto calorica spiccano la sapidità estrattiva e la dolcezza tannica tipiche di questo vino. Si distinguono aromi balsamici di macchia mediterranea e complesse note fruttate. L’armonia gustativa si evolve in lunghezza e profondità.