San Giorgio, perla di Montalcino e fornitore ufficiale della Guardia Svizzera Pontificia
La Tenuta San Giorgio, fondata nel 1982, si trova nel comune di Castelnuovo dell’Abate, un’area rinomata per la produzione di Brunelli dall’eleganza unica.
Montalcino fin dall'antichità era dimora di famiglie nobili che possedevano terreni dediti all'agricoltura e alla viticoltura. La zona di Castelnuovo dell'Abate, a Sud-Est della denominazione, è da sempre considerata una delle più importanti per la produzione vinicola grazie alle caratteristiche uniche del suo terroir, si dice infatti che in questa zona vi siano i suoli più “antichi” della denominazione.
Nei primi anni 80’, dopo l'istituzione della DOCG a Montalcino, alcuni contadini locali fondarono la tenuta San Giorgio dall'originaria proprietà della famiglia Ciacci Piccolomini. Negli anni 90’ la proprietà era seguita dalla famiglia Folonari, poi nel 2016 San Giorgio è stata acquisita dalla famiglia Tipa Bertarelli ed è entrata a far parte del gruppo Collemassari che già possedeva la vicina Fattoria Poggio di Sotto.
Dopo l'acquisizione di San Giorgio nel 2016, è stato cambiato lo stile del vino in cantina, passando dall’utilizzo di acciaio inox e barrique, alla fermentazione e affinamento in grandi botti di rovere.
Ora la produzione a San Giorgio segue la stessa filosofia di Poggio di Sotto, con procedimenti biologici e basse rese in vigna e un approccio più tradizionale in cantina. La differenza principale è nella composizione dei suoli e nell'esposizione: il terreno di San Giorgio è di origine vulcanica con ghiaia e argilla, questo conferisce il carattere unico dei vini dalla struttura rotonda e profonda.
I vigneti si trovano in una posizione privilegiata che beneficia di correnti di aria fredda che la notte soffiano dal Monte Amiata (1715m), mentre di giorno da una brezza marina che arriva dal Mar Tirreno ad Ovest e risale la valle del fiume Orcia. Questo microclima mantiene le vigne arieggiate, favorendo la viticoltura biologica (l’azienda difatti è in fase di conversione, seguendo la filosofia produttiva adottata dal gruppo ColleMassari),
creando forti escursioni termiche fra il giorno e la notte, ideali durante i mesi più caldi per mantenere l’equilibrio di maturazione delle uve.
Dietro ai nomi dei due vini c’è un’interessante significato da raccontare:
“Ciampoleto”, il Rosso di Montalcino, deriva dalla forma dialettale Ciampolo, che in tempi passati veniva utilizzato come vocabolo per descrivere un pezzo di terra particolarmente adatto all’agricoltura e alla viticoltura per la sua posizione e per il suo terroir.
“Ugolforte”, il Brunello di Montalcino, deriva dal nome di un personaggio leggendario che pare abitasse a Montalcino e nel XII secolo guidò il suo popolo contro le forze occupanti di Siena.
La proprietà di San Giorgio è inoltre molto orgogliosa di essere da anni un fornitore ufficiale della Guardia Svizzera Pontificia con un’etichetta dedicata dei vini della Tenuta San Giorgio.