Assegnate le Spighe Verdi 2020

di Redazione 28/07/20
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castagneto carducci, livorno, spiga verde

46 comuni italiani si sono visti insignire della "Spiga Verde", il  premio assegnato ai comuni rurali con un occhio all’agricoltura, alla tutela del suolo e del paesaggio.

Si è svolta ieri 28 luglio, in conferenza telematica con i sindaci vincitori, la cerimonia di premiazione delle “Spighe Verdi”, un premio assegnato ai comuni rurali, omologo della “Bandiera blu” che viene invece conferita alle località turistico-balneari. “Spighe Verdi” è un programma gestito da FEE Italia (Foundation for Enviromental Education) e Confagricoltura, pensato per guidare i comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all'ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità.

L’agricoltura ha un ruolo prioritario nel programma “Spighe Verdi”, poiché è proprio all'interno di questo ambito che deve avvenire la vera rivoluzione culturale. Da questa necessità nasce la collaborazione tra FEE Italia e Confagricoltura, già impegnata su questo fronte con il progetto “EcoCloud”. “Le realtà delle aree italiane che sono state premiate – ha sottolineato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura – sono un riconoscimento importante per il nostro Paese che contribuisce anche a rafforzare l’immagine e la visibilità dell’agricoltura”.

Tra le principali novità, l'ingresso di Bisceglie (Puglia), Monforte d’Alba (Piemonte), Rivodutri e Roccagorga nel Lazio, Santa Maria del Cedro e Sellia in Calabria, Sant’Alessio con Vialone (Lombardia) e Todi, in Umbria e l'uscita di Alba in Piemonte, Anguillara Sabazia nel Lazio, Cavareno (Trentino-Alto Adige) e Vicoforte (Piemonte). Le Spighe Verdi sono il riconoscimento della Fee Italia, la sezione italiana della danese Foundation for Environmental Education, assegnati ai comuni rurali. In qualche modo, l’altro lato delle Bandiere Blu dedicato all’entroterra, all’agricoltura, alla tutela del suolo e del paesaggio. All’Italia dei borghi e delle colture tipiche.

Partecipazione pubblica all’educazione allo sviluppo sostenibile passando per il corretto uso del suolo, la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e il tasso di innovazione in agricoltura, qualità dell’offerta turistica, presenza ed efficacia degli impianti di depurazione, gestione dei rifiuti e differenziata, valorizzazione delle aree naturalistiche per finire con arredo urbano e accessibilità: questi alcuni dei parametri principali per ottenere il riconoscimento

Le Spighe Verdi 2020 sono state assegnate in 13 regioni. La coppia al vertice, cioè con il maggior numero di riconoscimenti, è quella formata da Marche e Toscana, con sei località.

Per le Marche sono Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano e Numana.

Per la Toscana, invece, Castellina in Chianti, Massa Marittima, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Fiesole e Bibbona.

Con cinque località seguono la Campania (Agropoli, Ascea, Massa Lubrense, Positano, Pisciotta), il Lazio (Canale Monterano, Gaeta, Pontinia, Rivodutri, Roccagorga), il Piemonte (Monforte d’Alba, Pralormo, Santo Stefano Belbo, Canelli e Volpedo) e la Puglia (Andria, Bisceglie, Castellaneta, Carovigno e Ostuni).

Vantano invece tre località l’Abruzzo (Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Tortoreto), la Calabria (Santa Maria del Cedro, Sellia, Trebisacce) e il Veneto (Caorle, Montagnana, Porto Tolle) mentre per l’Umbria ricevono il riconoscimento Montefalco e Todi.

C’è infine un comune rurale Spiga Verde in Liguria (Lavagna), in Lombardia (Sant’Alessio con Vialone) e in Sicilia (Ragusa).





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