Farinetti: con Borgogno dalle Langhe all’Etna
Oscar Farinetti, tramite l'azienda Borgogno, perfeziona una joint-venture con Francesco Tornatore e diventa produttore sull'Etna.
Nuova avventura enoica per Borgogno: dopo oltre 250 anni di attività nel cuore di Barolo che hanno reso la cantina un’icona di questo vino, è ufficiale lo sbarco in Sicilia. Proprio ieri, infatti, è stata perfezionata la joint venture con Francesco Tornatore, imprenditore etneo molto noto. Ed è così che la Sicilia arriva con Villa dei Baroni, in contrada Carranco a Pietramarina, la frazione di Castiglione di Sicilia, provincia di Catania, sul versante nord dell’Etna, ritenuto tra i più pregiati e prestigiosi di tutto il vulcano. In totale una ventina di ettari, tra vigne e uliveti con al centro la splendida Villa dei Baroni.
La scelta di Borgogno di andare al di fuori dei confini delle Langhe è cominciata nel 2015 con l’acquisizione di 3 ettari nella zona dei Colli Tortonesi per la produzione del Derthona e di 15 ettari a San Marzano Oliveto, sulle colline dell’astigiano, per la produzione di Barbera d’Asti con Cascina Valle Asinari.
Borgogno, cantina della famiglia Farinetti, è orgogliosa di entrare in società con Tornatore. Oscar Farinetti stesso ha espresso grande soddisfazione: “Da tempo Borgogno ha iniziato a guardare oltre i confini della zona del Barolo e questa volta ci siamo spinti lontano e abbiamo deciso di investire in Sicilia, sull’Etna, territorio distante ma accomunato alle Langhe per la produzione di vini di grande potenza e struttura. Siamo onorati di avere Francesco come socio, esperto e intenditore del territorio, stimato da tutti. Lui è la persona giusta: insieme, progettiamo di realizzare non solo grandi vini ma anche olio dagli splendidi uliveti di nocellara dell’Etna”
Anche Tornatore si è mostrato entusiasta. Dopo i successi inanellati negli ultimi anni, appena chiusa la trattativa, ha dichiarato: "Dar vita ad una società con Oscar Farinetti per produrre insieme vino dell'Etna è un risultato grandioso per me e la mia famiglia che da sempre crede alle potenzialità del Vulcano. La nostra conoscenza del territorio e la sua bravura di imprenditore nel portare nel mondo il made in Italy più buono, unita alla capacità di entrambi di amare il vino, potrà portare solo del bene all'Etna".