Lutto in casa Allegrini: è morto Franco
Questa mattina, dopo una lunga malattia, ci ha lasciato Franco Allegrini, della storica azienda di famiglia della Valpolicella.
Ecco una notizia che non avremmo voluto scrivere. Franco - l'anima enologica della famosa azienda della Valpolicella - era un amico di noi di DoctorWine.
Aveva raccolto nel 1983 l’eredità del padre Giovanni, iniziando ad occuparsi in prima persona della conduzione enologica dell’azienda di famiglia. Come suo padre prima di lui, aveva manifestato fin da subito grande entusiasmo e passione per la sua terra e spinto dal proposito di valorizzarne le potenzialità aveva iniziato una sorta di rivoluzione nella tradizione enologica della Valpolicella.
In anticipo sui tempi, ha apportato grandi cambiamenti nelle vigne - sostituendo la pergola veronese con forme di allevamento a filare con potatura a Guyot e infittendo il numero di ceppi per ettaro - ma anche in cantina - introducendo tecniche più moderne. Insieme al fratello Walter (prematuramente scomparso nel 2003) e alla sorella Marilisa ha contribuito a portare l'azienda ai vertici della Valpolicella.
La redazione di DoctorWine si stringe con affetto alla famiglia in questo momento così doloroso.
Così il comunicato diramato alle 12:30 dall'azienda:
Allegrini piange la scomparsa di Franco
È mancato Franco Allegrini, vignaiolo simbolo della Valpolicella Classica. Lo piangono la Famiglia, i parenti, i collaboratori dell'Azienda e i molti amanti del vino che lo conoscevano e lo apprezzavano per i suoi prodotti e il suo spirito innovativo.
Franco Allegrini nel 1983, in giovane età, raccoglie l’eredità del padre Giovanni, iniziando ad occuparsi in prima persona della conduzione enologica dell’Azienda. Con il fratello Walter introduce importanti innovazioni nei vigneti come la sperimentazione a tutto campo dell’uva Corvina, la varietà più significativa della Valpolicella, resa in purezza ne La Poja, vino “culto” dell’Azienda. Manifesta fin da subito grande entusiasmo e passione per la sua terra; le sue brillanti intuizioni in ambito viticolo ed enologico hanno portato l’Azienda e l’intero territorio verso un percorso innovativo condiviso con un gruppo di amici produttori che si è concretizzato con la costruzione del Centro di Appassimento “Terre di Fumane”. Qui, grazie alle idee di Franco, supportate dalle ricerche tecnico-scientifiche del compianto Professor Roberto Ferrarini, si sono realizzate le condizioni ottimali di conservazione delle uve destinate all’Amarone e al Recioto a garanzia di elevati standard qualitativi. Franco, con generosità, amava mettere le sue conoscenze a disposizione di colleghi che stimava. Per la sua giovialità, ironia e per le sue stimolanti riflessioni durante le numerose esperienze degustative, Franco si è fatto apprezzare dal mondo del vino internazionale. Un uomo arguto, curioso e diretto di cui si sentirà la mancanza. La sua eredità sarà portata avanti dai figli Francesco, Giovanni e Matteo.