Amarcord Campania Felix (1): i “Supercampani”
Vini di quasi vent'anni che ancora esplodono per potenza o eleganza, prodotti negli anni del boom dei vini campani.
A cavallo del nuovo millennio una forza emergente si stava consolidando nel panorama viticolo nazionale e internazionale. La Campania era la terra promessa enologica italiana, sia per i bianchi ma, soprattutto, per i rossi. Rossi per la maggior parte a base aglianico, potenti, incisivi, graffianti, di longevità straordinaria. La critica li adorava e fioccavano premi a “grappoli e bicchieri”.
Non era un fuoco di paglia ma una rinascita enologica vera e propria veicolata da produttori ispirati e da una tecnica che andava sempre più evolvendosi positivamente. L’aglianico veniva considerato, secondo me a ragione, il "nebbiolo del Sud", soprattutto per caratteristiche quali un'imponente carica tannica giovanile e, non da meno, per una longevità con pochi eguali al mondo…
Abbiamo assaggiato in rapida sequenza i vini soprattutto di quel periodo, quindi a raggiunta maturità, rivelandosi per tanti presenti sorprese straordinarie oppure, per i più navigati bevitori, eccezionali conferme. Com'è nostra consuetudine, abbiamo diviso l'articolo in più puntate. Questa prima parte è dedicata ai Supercampani, per la maggior parte blend a base aglianico ma non solo, ottenuti da selezioni feroci in aree non sempre considerate vocatissime, idolatrati dalla critica anche d’oltre Oceano e, soprattutto, caratterizzati da personalità eccezionali e da qualità organolettiche impressionanti e dalla potenza inusuale.