Schiava o Vernatsch sempre buona è
Che la si chiami con il suo nome italiano, Schiava, o con quello altoatesino, Vernatsch, questo autoctono dà un vino fragrante molto piacevole nella beva, tipico dell’Alto Adige.
Abbiamo già parlato più volte del vitigno Schiava o Vernatsch, com’è chiamata dagli altoatesini di lingua tedesca. Le varietà più diffuse appartenenti a questo gruppo sono Schiava Grossa (Großvernatsch), Schiava Gentile (Roter Vernatsch) e Schiava Grigia (Grauvernatsch). Senza voler entrare nel merito delle differenze tra quest’ultima e le precedenti due, possiamo dire che questa famiglia di rossi autoctoni fino a non molti anni fa costituiva la base per il vino più diffuso dell’Alto Adige, dove del resto è prodotto fin dal XVI secolo, e la sua coltivazione era quindi estremamente estesa. Attualmente costituisce solo il 10,2 % del totale della superficie vitata in Alto Adige. Negli ultimi anni, infatti, la superficie coltivata è diminuita, ma in compenso la qualità della Schiava imbottigliata è cresciuta notevolmente e oggi questo vino sta vivendo un’inaspettata riscoperta.
Il terroir ideale per la coltivazione del vitigno lo troviamo proprio in provincia di Bolzano, senza addentrarci ad altitudini troppo elevate. Dolci colline caratterizzate da terreni di carattere alluvionale e ghiaioso e da condizioni ambientali molto favorevoli, con un clima mite e privo di sbalzi termici troppo elevati.
Generalmente la Schiava è un vino leggero con tannini moderati, note di violetta e frutti di bosco freschi, e, servito a basse temperature, si dimostra estremamente versatile, al punto che può accompagnare anche alcuni piatti a base di pesce, purché particolarmente grassi e saporiti. In generale si abbina bene ai piatti altoatesini.
Naturalmente parliamo di Schiava, ma esistono differenze a seconda delle varie zone di produzione. Dicono al Consorzio dei Vini Alto Adige: “La Schiava cambia al palato a seconda delle zone: piena quando viene da Santa Maddalena, morbida quando viene dal lago di Caldaro, aromatica se è coltivato sulle colline del meranese”.
Abbiamo scelto la Schiava Mediaevum di Markus Prackwieser a Gump Hof e la Schiava Grigia della Cantina Kurtatsch.
Gump Hof - Markus Prackwieser
Alto Adige Schiava Mediaevum 2021
94/100 - € 12,00
100% Schiava. Affina in acciaio e matura in tonneau (30%) per 8 mesi. Una sorta di modello della tipologia. Rubino brillante. Fresco, fruttato con tannini delicati e una beva a dir poco accattivante. Il finale è pericolosamente piacevole.
Cantina Kurtatsch
Alto Adige Schiava Grigia 2021
93/100 - € 10,00
100% Schiava grigia. Matura in botti per 8 mesi. Rubino brillante. Al naso si presenta con le consuete note fumé e di frutti di bosco. Al palato esprime grande carattere e al contempo delicatezza. La beva è succosa e spensierata.