Il mio Bordeaux, gli anni ‘80
Con gli anni ’80 iniziamo a ragionare: a cavallo dei quarant’anni d’età i vini raggiungono complessità fino a questo punto solo ipotizzate.
La vite, a Bordeaux è coltivata principalmente su pendii molto dolci, su terreni ghiaiosi, poveri e notevolmente acidi, che obbligano la pianta ad affondare le radici a grandi profondità, uno dei segreti della incredibile “mineralità” (mi perdoni Mastro Daniele per l’affermazione discutibile…) di questi vini rossi.
In realtà, i terreni di Bordeaux, sulle due Rive della Garonna, sono estremamente diversi. Sulla Rive Gauche troviamo, quindi, terreni ghiaiosi, di diverso spessore, come risultato dell’erosione millenaria dei Pirenei da parte del fiume. Il ruolo di questi ciottoli e ghiaie ha importanza fondamentale per la maturazione delle vigne, restituendo di notte il calore accumulato durante la giornata. Sulla Rive Droite, invece, troviamo sottosuoli di natura argillosa, sabbiosa e, in parte, calcarea, che permette un perfetto drenaggio delle acque piovane fino a raggiungere gli strati più profondi.
Ma veniamo alla degustazione che presento oggi. Con gli anni ’80 iniziamo a ragionare: a cavallo dei quarant’anni d’età, i vini tendono a una terziarizzazione ormai serafica, trasfigurandosi solo parzialmente ma iniziando a evidenziare note di pellame e di cuoio tipiche, speziatura decisa e balsamicità accentuata in grande evidenza. Lungi dall’essere ormai al vertice, nelle grandi annate, permettono di godere senza ritegno di complessità fino a questo punto solo ipotizzate.
Stupefacenti i colori integri e senza cedimenti, grazie alla componente polifenolica delle uve dei tagli bordolesi, assolutamente uniche, che li rendono cromaticamente dei fenomeni da studio scientifico e uno dei perché del successo nei secoli della tipologia (dove l’aspetto cromatico era fortemente influenzante il giudizio del vino stesso).
Saint Emilion Premier Grand Cru Classé 1988 Château Cheval Blanc
96/100 - 500 Euro
Le prime note granate compaiono come affascinanti rughe d’espressione. I profumi si distendono su note ormai terziarizzate di pellame, di humus, di corteccia. Straordinaria la nota speziata. La bocca morbida e carezzevole sostenuta da acidità viva, mantenendo una piacevolezza di beva eccezionale.
Pessac Leognan Premier Grand Cru Classé 1988 Château Haut Brion
96/100 - 500 Euro
Splendida veste rubino intenso. Al naso sprigiona note di radice amara, di china, di tabacco da pipa, di tartufo nero, con note saline e di cardamomo. La bocca è solenne, avvolgente, sapida, con note di selce e quarzite sul finale, mai domo, con stoffa ancora energica.
Pauillac Premier Grand Cru Classé 1988 Château Latour
97/100 - 600 Euro
Rosso deciso, seppur trasparente e non di particolare concentrazione. Offre un naso di corteccia bagnata, di selce, di fiori appassiti, di mirtilli in confettura che nel tempo virano in note speziate e balsamiche, il tutto racchiuso in un intrigante veste balsamica. La bocca ancor giovanile di tannini fittissimi seppur parzialmente arrotondati, tesa, di grande forza e carattere.
Margaux Premier Grand Cru Classé 1986 Château Margaux
97/100 - 700 Euro
Ancora in veste cromatica irrisolta, con colore rubino pieno, di ottima consistenza. L’impatto olfattivo è straordinariamente dolce, intriga con sensazioni di cioccolato al latte, con speziatura soffusa, ancora accenni di marmellata di frutta rossa. La bocca è un vero drappo di seta, finissima, elegante seppur di grande vigore. Fra i più eleganti vini assaggiati.
Pomerol 1985 Château Petrus
97+/100 – 2.500 Euro
ll Petrus che non ti aspetti. Dal colore rosso rubino non certo densissimo, seppur allegramente luminoso, stranissimo per un Merlot. Incredibile e quasi fastoso corredo aromatico, ventaglio amplissimo che spazia dal sottobosco fungino alla corteccia di pino mediterraneo, dal finferlo alla grafite. La bocca di eleganza straordinaria, sussurrata più che urlata, ma ammiccante ed affascinante. Chi si aspetta un Italian style fatto di densità e potenza, rimarrà basito. Interpretazione unica al mondo del Merlot…
Pauillac Premier Grand Cru Classé 1985 Château Lafite Rotschild
97/100 - 850 Euro
Impressiona solo a vederlo, rosso intenso e brillante, con note granate appena accennate sull’unghia del bicchiere. Senza compromessi si concede con un frutto ancora esuberante che lascia stupefatti dopo 35 anni dalla vendemmia. Lo scrigno olfattivo si arricchisce, dopo ossigenazione, con note agrumate e di pepe verde, quasi come un grande Montrachet. Vino spiazzante ed ecumenicamente apprezzato da tutti i presenti.