Il mio Bordeaux, i grandi cru degli anni ‘90
Abbiamo visto ieri che gli anni ’90 offrono gran belle bevute. Figuriamoci se andiamo a degustare i grandi cru!
Médoc significa “Terra di mezzo” (in medio aquae) ed è una penisola confinante a Ovest con l’Oceano Atlantico e a Est con l’estuario della già citata Gironda. Attraversato dal 45° parallelo e racchiuso fra queste due masse d’acqua, il Médoc gode di un clima estremamente temperato, con alternanza di caldo e fresco e alta umidità, protetto dai venti di occidente dalla foresta delle Landes.
Gli anni Novanta sono stati caratterizzati soprattutto dall’annata 1990 considerata dalla critica fra le migliori del secolo scorso, anche in questo caso per la Rive Gauche. Altre annate considerate grandi, nel decennio, la 1996 e 1998. In questo decennio, i vini di alto livello iniziano la loro fase di ascesa e terziarizzazione “attiva”, dove l’articolazione sensoriale raggiunge vertici di grandissima qualità. In realtà, per chi vuole godere di vini di grande eleganza, ormai al limite superiore qualitativo e ad un prezzo ancora accessibile, le annate “classiche” (per certuni appassionati l’equivalente di “simpatica” parlando dell’avvenenza muliebre) riescono a dare oggi grandissima soddisfazione.
Ricordo che il territorio della Rive Gauche (riva sinistra della Garonna) è più articolato, rispetto all’estrema semplificazione della Rive Droite (riva destra) con Pomerol e Saint Emilion. In Rive Gauche si differenziano, principalmente e come fama, Margaux (col celeberrimo Premier Cru Classé Chateau Margaux), Pauillac (la più famosa, con i capolavori Premier Cru Classée Chateau Latour, Chateau Lafite Rothschild, Chateau Mouton Rothschild), Graves/Pessac Leognan (con il super Premier Cru Chateau Haut Brion), Saint Julien e Saint Estephe, senza Premier Cru Classé, ma con vini che in grande annata sarebbero degni della massima classificazione.
La semplificazione prima descritta non rende pienamente giustizia della geografia della Rive Gauche ma solo delle appellation principali che prendiamo in esame. In realtà si conterebbero 8 AOC: 2 appellations regionales (Mèdoc e Haut Medoc) e 6 comunali (oltre alle 4 già citate, anche Listrac e Moulis).
Pomerol 1999 Chateau Le Pin
99/100 - 2800 Euro
Un vero fenomeno sensoriale, secondo il mio parere il più grande Le Pin mai assaggiato e il più grande merlot in purezza che io conosca, giocandosela con Petrus in più di un’occasione. Colore rosso vivo, luminoso e brillante, nessun cedimento ai 20 anni di età, con concentrazione media. Il naso è travolgente, con note straordinarie di ciliegie in confettura, prugne e sottobosco. Qualche nota di humus, di chiodo di garofano a corollario, cenni quasi iodati. La bocca è un drappo di velluto, intensissima la stimolazione, quasi saturante. Un sorso che non si vorrebbe mai terminare, con lunghezza infinita.
Pauillac Premier Grand Cru Classé 1998 Chateau Latour
97/100 - 600 Euro
Splendido color rubino acceso, di gioventù sfrontata. Rapisce l’olfatto con sensazioni di gelatina di frutti di bosco, leggerissime note vegetali e petali di rosa, chiudendo con cenni di grafite e intrigante spezia dolce. In bocca irrompe per sapidità e freschezza, unito a un impeto austero fuori dal comune. Da oggi all’eternità…
Saint Emilion Grand Cru Classé 1996 Chateau Cheval Blanc
97/100 - 500 Euro
Rubino compatto, luminoso e senza cedimenti, impressionante. Incanta con sensazioni di marasca fresca, di ciliegia matura, di mirtilli in confettura. Stupenda la nota speziata e di tabacco dolce. In bocca è un tripudio di velluti e stoffe nobili, ampio come pochi, voluttuoso come solo lui sa essere. Un vino decisamente sensuale.
Pomerol 1995 Chateau Petrus
97/100 - 2800 Euro
Fra i più buoni Petrus assaggiati di quel decennio. Colore relativamente denso, un rosso granato carico e trasparente. Profumi davvero scioccanti di macis, bergamotto, cedro, frutta di rovo. Splendida l’articolazione al palato, di freschezza esemplare e di eleganza davvero sconvolgente sapendolo un merlot, straordinariamente “cabernettizzato” per stoffa e carattere. Petrus, per goderselo davvero, va bevuto maturo…
Margaux Premier Grand Cru Classé 1995 Chateau Margaux
96/100 - 600 Euro
Rubino compatto dai bellissimi riflessi luminosi. Integro in maniera impressionante. I profumi sono leggiadri e floreali, ancora lungi da una terziarizzazione completa. Seguono note di susina rossa, arancia amara, pelle conciata e ribes nero. La bocca mostra un equilibrio estremo fra acidità e tannini levigati ma fittissimi, il solito drappo di seta che si fa bere con grande golosità.
Saint Emilion Grand Cru Classé 1990 Chateau Ausone
94/100 - 500 Euro
Anche se non a livello di Rive Gauche, la 1990 è stata annata eccezionale anche in Rive Droite. In questa annata, il colore di Ausone, grande pallino di Parker, è rosso vivo con solo qualche riflesso granato. L’apertura olfattiva è ampia e ricca di confettura di ribes e mirtilli, resine, peonia, con sbuffi di corteccia e spezie aromatiche. La bocca è compiuta, rilassata, morbida e avvolgente.
Pauillac Premier Grand Cru Classé 1990 Chateau Mouton Rotschild
96/100 - 600 Euro
Rubino luminoso all’apparire. I profumi sono densi e carnosi, fruttati all’inverosimile, sembra che il tempo non sia trascorso: more di rovo, marasca e ribes, ma anche una leggera vaniglia, tabacco e chiodi di garofano. Bocca gustosissima, con tannini setosi e densi, avvolgente e generosa.
Pessac Leognan Premier Grand Cru Classé 1990 Chateau Haut Brion
97/100 - 900 Euro
Straordinaria sintesi fra potenza, austerità ed eleganza. È rosso vivo, senza alcun cedimento. Naso riconoscibilissimo di tabacco da pipa, cuoio conciato, pellame, garrigue; le note balsamiche sono soffuse con un accenno di spezie piccanti, persino agrumato. Bocca solenne, rapisce il palato e lo ammalia. La lunghezza è esasperante…
Pauillac Premier Grand Cru Classé 1990 Chateau Lafite Rothschild
99/100 - 1000 Euro
Si presenta di un colore rosso vivo e splendente, luminoso, trasparentissimo. Il profumo è una vera narrazione di spunti floreali, di fruttini di sottobosco, ematico, con sbuffi e sospiri balsamici. Di raffinatezza straordinaria, nel tempo muta su note di spezie antiche, orientali. La bocca è straordinaria per tessitura e avvolgenza, ancora giovanile ma serafico e mai aggressivo. Lunghezza da primato così come una bevibilità fuori da ogni canone.