Il mio Bordeaux, gli anni ‘70
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Un decennio privo di punte riconosciute, che però sta dando oggi aperture straordinarie.
Nonostante la gran parte delle sedi delle grandi maison di Bordeaux siano residenze sontuose, molte in stile neoclassico, Château du vin, a Bordeaux, viene a identificare la sede di produzione del vino, costruite dai proprietari per avere adeguata sede di trasformazione e lavorazione delle uve. Vengono chiamate Château a prescindere dalle implicazioni strettamente architettoniche della costruzione. Questo risulta particolarmente evidente se andate a visitare la residenza, tutt’altro che architettonicamente nobiliare, di Château Petrus (citazione Paolo Mazza).
Gli anni ’70 sono stati, per Bordeaux, un decennio apparentemente privo di punte tramandate negli annali delle annate storiche, ma sbagliando appieno. Un decennio che si sta aprendo, oggi, a coda di pavone con articolazioni sensoriali e cesellature straordinarie, soprattutto per l’annata 1978 che ha sbalordito per freschezza, forza espressiva e grandissima integrità in numerose degustazioni comparative oppure verticali. I vini di quell’annata li ricordo tesissimi all’uscita, con equilibrio acido-tannico non perfetto, con asperità il più delle volte non apprezzate. Come al solito per questa tipologia, c’era solo da portare pazienza e aspettare…
PS: i prezzi si riferiscono ormai a quotazioni da asta, i vini sono di difficile reperimento.
Saint Emilion Premier Grand Cru Classé 1979 Château Pavie
90/100 - € 200
Colore relativamente carico, con decisi riflessi granata e nota aranciata sull’unghia. I profumi sono terziarizzati in note di liquirizia, corteccia, note fungine quali finferli e chiodini. Non per questo si può considerare in parabola discendente, anzi, in bocca si rivela saldo e di ottimo vigore.
Pauillac Premier Grand Cru Classé 1979 Château Latour
96/100 - € 550
Rosso granato carico, senza cedimenti. Naso subito leggermente chiuso e “selvatico”, con l’ossigenazione si apre su note splendide di sottobosco autunnale, foglie secche, corteccia di quercia. La bocca setosissima, di tensione splendida impressionando per equilibrio e integrità, avvolgente e di eleganza sopraffina. Un leviatano.
Saint Estephe Troisième Cru Classé 1978 Château Calon Ségur
91/100 - € 100
Annata, ripeto, splendida che sta dando soddisfazioni inaspettate, forse la mia preferita degli anni ’70 a Bordeaux.
Colore rosso chiaro con note granate decise. I profumi sono ormai decisamente terziarizzati e virano su note boscose, con china e ginepro in bella evidenza. La nota terrosa è sottile, così come quella di humus. La bocca quasi esile, equilibratissima, elegante, di bevibilità notevole. Grande esempio di come anche un Bordeaux di non primissima classificazione (Calon Ségur è un Troisième Cru Classé di Saint Estephe) ha capacità straordinarie di invecchiamento.
Ringer di confronto: Sassicaia 1978 Tenuta San Guido
95/100 - ormai da asta, si scambia sui 700
Da battersi il petto per l’orgoglio nazionale. Colore granato carico, splendido. I profumi sono di macchia mediterranea, di tamarindo, cacao con speziatura sopraffina. Bocca rotonda, morbida nella sua vivace freschezza residua, un monumento all’italianità. Magnifico il retronaso di grafite.
Anche in questo caso, la testimonianza che Sassicaia ha longevità straordinaria giocandosela con i più grandi bordolesi al mondo.
Pauillac Premier Cru Classé 1978 Château Mouton Rothschild
98/100 - € 700
La dimostrazione dell’errore storico della prima classificazione del 1855 che lo “relegava” fra i Deuxième Cru, dal 1973 (uno dei pochi casi di rettifica alla classificazione) fra i Premiers Cru Classé … meritatamente.
Il colore è irreale, rosso carico con solo qualche nota granata sull’unghia. È incredibile l’impalcatura olfattiva ancora incentrata su un frutto di sottobosco, seppur in confettura (mirtilli e more). Nota balsamica in bella evidenza, caffè arabica, cacao amaro di sottofondo. Bocca di una perfezione incredibile, equilibratissima con trama tannica ormai vellutata e struttura a drappo di seta.
Saint Emilion Premier Grand Cru Classé 1978 Château Cheval Blanc
97/100 - € 450
Anche in Rive Droite, il 1978 è stato da sogno, per quel che possiamo assaggiare oggi.
Colore rosso relativamente carico con leggere nuance granate ai bordi del bicchiere. È integro nei profumi con terziarizzazione splendida, tabacco conciato, legno di ginepro e cioccolata fondente. Anche in questo caso, la balsamicità è soffusa e gradevolissima, così come le note di goudron in sottofondo. Bocca vellutata, di morbidezza e sensualità da irretire qualsiasi palato.
Pomerol 1974 Château Petrus
94/100 - € 1700
Una di quelle annate che non ti aspetti. Tutt’altro che concentrato, si presenta rosso “quasi” tenue con bei riflessi porpora integri. Il naso decisamente speziato, pepe nero e ginepro in grani, con accenni di chiodo di garofano. La nota di sottobosco autunnale, quasi fungino, prevale con l’ossigenazione. La bocca ha tensione imprevista, con acidità viva su struttura tutt’altro che pachidermica ma, anzi, di finezza sorprendente.
Pauillac Premier Grand Cru Classé 1974 Château Lafite Rothschild
95/100 - € 600
Si presenta con un colore rosso granata intenso e di buona concentrazione, non dà l’idea dei quasi 45 anni di vita. I profumi sono decisamente terziarizzati su note boisé, pepe in grani, corteccia essiccata, con accenni balsamici e fungini. La bocca setosa, con droiture esemplare, di grande e aristocratica stoffa.